L’altro Consiglio: il sindaco bacchetta i dissidenti, Core si siede tra la minoranza

D’Alberto manda in archivio il tentativo di Papa e Mistichelli di spaccare la coalizione, l’ex assessore indica il posto in aula “per chi non è leale alla maggioranza”

TERAMO – Avevano legato il loro sì a una condizione: che ci fosse un impegno da parte del presidente della Provincia a presentare la richiesta di dissequestro e a fare di tutto per riportare al più posto la popolazione scolastica al Delfico, anche contemporaneamente a un intervento edilizio di ristrutturazione del palazzo di Piazza Dante: ma né le rassicurazioni del presidente D’Angelo tantomeno le dichiarazioni pubbliche in aula del sindaco D’Alberto sono state sufficienti per far votare favorevolmente i consiglieri di maggioranza ‘dissidenti’ Valentina Papa (Insieme Possiamo) che l’ex ‘Teramo Vive’, Simone Mistichelli (Gruppo misto).

Hanno votato contro, aggiungendo quest’altro paletto politico dopo l’assenza al voto nella precedente riunione che determinò il venir meno del numero legale e il rinvio della seduta. Lo hanno fatto non prima di rimediare una solenne richiamo alla ‘lealtà’ politica da parte del sindaco D’Alberto, per la prima volta netto e deciso nei confronti dei malpancismi della sua maggioranza, lui che notoriamente interventista non è.

La Papa, ‘rokie’ del consiglio comunale e senza potenziale dialettico tale da poter replicare al suo leader, ha preferito regalare poche sillabe al consesso civico per definire ‘teatrino’ il gesto fortemente politico di Andrea Core – sedutosi sui banchi dell’opposizione per sottolineare che quello dovrebbe essere l’angolino in cui destinare proprio la Papa e Mistichelli – e ribadire il suo no all’autorizzazione a realizzare i Musp alla Cona. Mistichelli, invece, ha incassato male il colpo, replicando lividamente con un colpo al microfono per sottolineando cosa intenda per lealtà, lui che, nonostante defenestrato dallo scranno di assessore nel primo mandato, si è tuttavia ricandidato con lo stesso sindaco.

Ma la scena è stata dominata dal segnale di Core, che ha risintonizzato l’assemblea sulla frequenza della politica, calcando la mano forse più del sindaco con il sedersi tra la minoranza e forse dettando il là alla reprimenda del primo cittadino. Il gioco di squadra con il presidente della Provincia, Camillo D’Angelo, viene fuori alla distanza, dopo l’approvazione del provvedimento autorizzativo per i Musp alla Cona: le dichiarazioni dl capo di via Milli sono un endorsement alla candidatura sindaco dello stesso ex assessore comunale e oggi vicepresidente della Provincia.

ASCOLTA IL SINDACO D’ALBERTO CONTRO I DISSIDENTI
L’INTERVISTA AD ANDREA CORE

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