A Giulianova Alta da due sconosciuti, forse nordafricani, nel parco Cerasari. Guarirà in un mese. Il drammatico racconto del padre: “Qui come a Teramo siamo profughi in terra natìa”
GIULIANOVA – E’ stato aggredito da due sconosciuti coetanei, molto probabilmente nordafricani a giudicare dalla lingua incomprensibile in cui parlavano tra di loro, ed è stato socorso dal padre che lo ha accompagnato in ospedale dove i medici gli hanno giudicato guaribile per il momento in un mese. E’ la drammatica disavventura di un 17enne di Giulianova, che stava rincasando in bicicletta dopo una festa di compleanno in un noto ristorante di Giulianova Paese: l’aggressione l’ha subito all’interno del parco Alfredo Cerasari, che il minorenne ha imboccato da via del Popolo, per accorciare il tragitto per tornare a casa.
Il 17enne ha riportato la frattura del naso, ferite lacero contuse a uno zigomo e ad un labbro, la rottura di un dente con danno biologico permanente sull’osso di impianto del dente. E’ il padre a raccontarci quanto è accaduto nella tarda serata di sabato scorso a Giulianova:
“Giunto vicino al cancello lato sud si girava ad osservare due individui fermi nei pressi, i quali, senza nessun motivo, lo rincorrevano ed uno di essi lo strattonava per una spalla facendolo cadere rovinosamente a terra. Non pago del gesto l’individuo infieriva sul ragazzo indifeso sferrandogli un pugno in faccia. I due si allontanavano sbeffeggiandolo e deridendolo. Rialzandosi e con il volto insanguinato faceva velocemente ritorno a casa e visibilmente scosso ci informava dell’accaduto; e di lì subito la corsa presso il pronto soccorso dell’ospedale di Giulianova dove veniva immediatamente soccorso e visitato dai medici, che constatavano uno zigomo ferito, naso rotto, labbra spaccate e la perdita di un dente oltre a dolori sulla spalla, al ginocchio e sulle mani e con il volto tumefatto. Ne usciva con una prognosi di trenta giorni. La violenza del pugno ha addirittura rotto l’osso del dente causandogli un danno biologico permanente.
“Recatici al parco intorno alle sei del mattino – prosegue il genitore – noi famigliari constatavamo che nonostante i cartelli che indicano le ore di chiusura i cancelli erano tutti aperti e che non esistono impianti di video sorveglianza, di questi tempi cosa davvero strana. Successivamente ci siamo recati nella caserma dei carabinieri di Giulianova per sporgere denuncia. Come raccontato dal ragazzo i due soggetti, dall’apparente età tra i diciotto e i ventiquattro anni, di carnagione scura, vestiti con abiti scuri e di altezza media, hanno parlato tra loro in una lingua incomprensibile, presumibilmente araba. Il più violento dei due indossava uno scaldacollo l’altro un cappello di lana.
“Si fa quindi appello agli amministratori cittadini per l’installazione di video camere e per ripristinare gli orari di chiusura notturna. Le forze politiche devono prendere atto che negli ultimi sei mesi la cittadina è stata invasa da extra comunitari come mai accaduto prima, così come a Teramo dove ormai sono in migliaia. A Giulianova Paese ormai si fa spaccio di droga sotto gli occhi di tutti in piazza della Libertà e si aggrediscono ignari passanti nel vicino parco in questione. Si spera inoltre che come promesso dalle forze dell’ordine ci sia un’indagine accurata sull’accaduto per assicurare i delinquenti alla giustizia. Potrebbero reiterare il reato e se sono degli stanziali non credo sia difficile prenderli. Le indicazioni gli sono state fornite, ora hanno il dovere di agire. Noi giuliesi siamo diventati profughi in terra natia“.