ROSETO – “Con tutto il rispetto per gli onorevoli Remo Gaspari, Vincenzo Cerulli Irelli e Antonio Di Pietro, con i loro irrituali e tempestivi “interventi esterni”, rischiano di interferire e condizionare irreversibilmente i possibili esiti sia della inchiesta della Magistratura pescarese sulla sanità e sulla corruzione amministrativa in generale e sia sui risultati delle imminenti elezioni regionali. Infatti, gli interventi “a gamba tesa” di questi miei illustri colleghi, ciascuno, rispettivamente, sulle questioni istituzionale, legislativa, giudiziaria ed elettorale, rischiano di “tracimare” in qualche modo “fuori dal seminato” e dallo stato diritto, con il risultato possibile di “mischiare tutto”. Così, in un lungo intervento, Pio Rapagnà, già parlamentare abruzzese, sui temi caldi del periodo, che non si spiega come mai gli interventi arrivino “tutti insieme” dando l’idea che non ci siano speranze per l’Abruzzo e che tutto sia ormai irrimediabilmente compromesso. “Non possiamo correre il rischio mortale che “qualcuno da fuori e dall’alto”, che forse nemmeno immaginiamo – ammonisce Rapagnà – possa impedire che “nuove” proposte per il futuro della nostra Regione e “politici preparati, puliti e trasparenti” trovino finalmente ascolto e raccolgano il necessario e meritato consenso tra la comunità elettorale abruzzese che verrà presto chiamata alle urne”.
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