Gianmarco Tognazzi per la Stagione di Prosa

TERAMO Marted_ 12 dicembre, alle ore 21 al Teatro Comunale di Teramo per la Stagione di Prosa della Società della Musica e del Teatro Primo Riccitelli “Prima pagina”  . E' il mondo del giornalismo al centro della piece di Ben Hetch e Charles Mc Artur, (titolo originale: Front Page ) portata sul grande schermo da Billy Wilder nel famosissimo film con Jack Lemmon e Walter Matthau. Nello spettacolo, presentato dalla Compagnia delle Indie Occidentali e con l'adattamento di Edoardo Erba, il giovane reporter è Gianmarco Tognazzi, l'irascibile direttore del suo giornale Bruno Armando che insieme a Roberto Tesconi, Corinna Lo Castro, Fausto Sciarappa, Jean Marie Ferry, Mimmo Mignemi riscostruiscono, con la regia di Francesco Tavassi, la rocambolesca vicenda da cronaca nera ambientata nella Chicago del '29, con scene di Alessandro Chiti, costumi di Maria Rosaria Donadio e musiche di Giacomo Zumpano. Costruita su battute fulminanti e ritmi vorticosi, “Prima Pagina” mette in risalto il rapporto tra il mondo dei cronisti e la legge, riassumendo pregi e difetti di una intera categoria professionale. Per contrappunto non è difficile rilevare una calda partecipazione, da parte degli autori, al dramma del condannato, crudelmente braccato dai giornalisti ansiosi di notizie e dagli uomini della legge, non tanto preoccupati del rispetto di questa, quanto dalla salvaguardia dei propri interessi. “Prima Pagina” è anche un colpo d'ascia inferto alla pena di morte, mentre le autorità civili e politiche appaiono al peggio di sé e della loro corruzione. Battute folgoranti ed una riflessione sui delicati rapporti che generano l'informazione sono i contenuti di questo spettacolo che, se all'apparenza può essere considerato una commedia leggera, a ben vedere è pervasa di un amaro e sottile senso dell'umorismo che analizza pregi e difetti di tutta una classe sociale americana, portando alla luce una coraggiosa denuncia dei limiti del diritto di cronaca e dell'assurdità della pena di morte, del degrado dell'autorità e del potere coercitivo dell'informazione. La forza dell'impianto sta proprio nella lucida alternanza di situazioni assolutamente comiche con altre ferocemente realistiche.