TERAMO Nuova udienza questa mattina del processo contro i quattro ucraini arrestati a Teramo nell'ottobre 2005 mentre viaggiavano a bordo di un furgone con una granata da guerra. La granata, secondo quanto rifer_ l'ex consulente della commissione Mitrokhyn, Mario Scaramella, era destinata ad un attentato al presidente della commissione stessa, Paolo Guzzanti. Stamani l'udienza del tribunale di Teramo si è aperta con l'audizione del vicequestore aggiunto della squadra mobile di Napoli che raccolse la denuncia integrativa di Scaramella. Ci sarà forse un rinvio per la deposizione, prevista per questa mattina, del perito incaricato di decodificare i numeri telefonici criptati destinatari delle chiamate che uno degli arrestati fece dal proprio cellulare quando si trovava già in cella di sicurezza: per una svista il cellulare non gli fu subito sequestrato. Intanto, oltre a Scaramella, i difensori degli imputati hanno chiesto di sentire io fratello di Alexander Litvinienko, la ex spia del Kgb, fonte di Scaramella, che aveva parlato dell'imminente attentato. Litvinienko è morto di recente a Londra per avvelenamento da Polonio 210.
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