TERAMO – Una delegazione dei comitati cittadini per l’ambiente ha promosso stamani un sit-in davanti allaa sede del Consiglio regionale, contro il progetto nazionale che prevede il passaggio del metanodotto della Snam nelle aree terremotate. I manifestanti, a decine, si sono ritrovati con cartelli e disegni per esprimere la preoccupazione nei confronti dell’installazione dell’impianto. "Chiediamo una legge regionale – ha spiegato Giovanna Margadonna per conto dei comitati – che vieti l’installazione di impianti del genere impattanti e assolutamente rischiosi nelle aree terremotate come la nostra, con zone di pericolosità sismica 1 e 2. Il progetto del metanodotto va avanti dal 2004 e ora siamo alle battute finali"."Di fatto – hanno aggiunto i manifestanti – c’è bisogno di provvedimenti legislativi analoghi a quelli predisposti per il centro oli, per questo motivo abbiamo scelto di provuovere oggi
il sit-in". In aula, verrà oggi discussa una proposta di legge regionale alle camere ai sensi dell’articolo 121 della
Costituzione, riguardante il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi. E’ presente anche la deputata Paola Pelino (PdL), già firmataria come consigliere comunale di Sulmona dell’ordine del giorno contrario al passaggio del metanodotto.