ROMA – Nel 2009 la quasi totalità delle Regioni (20 su 22) e l’85,3 per cento delle Province hanno dichiarato di disporre di uno o più uffici autonomi di informatica, mentre nelle Comunità montane e nei Comuni le percentuali sono molto più contenute, rispettivamente il 21,8 e il 15,3 per cento. E’ quanto evidenzia l’Istat nella sua indagine sulla diffusione delle tecnologie dell’informazione e comunicazione nelle amministrazioni locali. La quota più elevata di addetti che svolgono in maniera prevalente o esclusiva un’attività legata all’Ict, rispetto al totale del personale delle amministrazioni pubbliche, si registra nelle Regioni (2,9 addetti Ict ogni 100 dipendenti), in particolare in quelle dell’Italia centrale (8,3 addetti). Seguono poi le Comunità montane e le Province (rispettivamente 2,3 e 2,0 addetti) e i Comuni, che con l’1,6 per cento si collocano leggermente al di sotto della media nazionale (1,9 addetti). Nel corso del 2008 hanno svolto corsi di formazioni in Ict 21 Regioni su 22 (la totalità di quelle presenti al Centro-nord) e il 61,8 per cento delle Province; di contro, solo il 19 per cento delle Comunità montane e il 17 per cento dei Comuni hanno organizzato attività formative in Ict. Nei Comuni, l’incidenza della formazione in ICT cresce all’aumentare della dimensione demografica, passando dal 3,8 per cento dei dipendenti nei Comuni fino a 5.000 abitanti all’8,9 per cento in quelli con oltre 60.000 abitanti. Per quanto riguarda il livello di informatizzazione delle varie attività, nel 2009 per tutte le amministrazioni locali si è registrato un ampio utilizzo dell’informatizzazione in rete nella gestione della contabilità, del protocollo e dei pagamenti. Di contro, l’ufficio relazioni con il pubblico e la gestione dei bandi e concorsi sono risultate le attività generalmente meno informatizzate. In particolare, nei Comuni si evidenzia un intenso ricorso all’informatizzazione in rete della gestione dei servizi anagrafici (75,8 per cento), mentre nelle Province è particolarmente diffusa la gestione della contabilità e del protocollo (98,0 per cento). Il sito web istituzionale è presente nel 91,3 per cento delle amministrazioni locali ed è ormai diffuso nella totalità delle Regioni e delle Province. L’esistenza di un sito web istituzionale è pressochè totale anche nei Comuni con più di 5.000 abitanti, mentre si riduce di circa 11 punti percentuali in quelli più piccoli (87,7 per cento). Per quanto riguarda i servizi disponibili on-line, nel 2009 l’89,8 per cento delle amministrazioni con sito web ha dichiarato di consentire agli utenti l’accesso a servizi di visualizzazione e/o acquisizione delle informazioni, il 76,7 per cento la possibilità di scaricare modulistica, il 49,8 per cento di inoltrarla on-line e il 44,8 per cento l’avvio e la conclusione per via telematica dell’intero iter relativo al servizio richiesto. Infine, i servizi maggiormente offerti on-line dalle amministrazioni, a qualsiasi livello di interazione, sono quelli relativi all’imposta comunale sugli immobili (60,6 per cento), alla tassa sui rifiuti solidi urbani (53,1 per cento) e alla dichiarazione di inizio di attività produttive (41,6 per cento).