Riaperto il caso Paolini

TERAMO – Bisogna fare ulteriori indagini sulla morte di Leonardo Paolini, lo studente teramano di 23 anni trovato carbonizzato all’interno della sua macchina quasi 4 anni fa, nel quartiere di Colleparco, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione. Il gip Domenico Canosa ha infatti respinto la richiesta di archiviazione presentata dalla procura di Teramo, disponendo nuovi accertamenti e accogliendo così la richiesta dei parenti della giovane vittima, convinti che si sia trattato di un delitto. Leonardo Paolini, secondo quanto stabilito dalle perizie, era ancora vivo mentre bruciava: le indagini furono concentrate negli ambienti della tossicodipendenza locale e straniera e i carabinieri del reparto operativo individuarono tre persone che sono accusate di cessione di stupefacenti e morte come conseguenza dello spaccio.