TERAMO – Per evitare il servizio di raccolta differenziata porta a porta attivo sul loro territorio, si spostano di pochi chilometri e gettano i propri rifiuti nei cassonetti presenti nel comune vicino. E’ quanto emerso da alcuni accertamenti condotti dalla Polizia Municipale di Campli e denunciati dal sindaco Gabriele Giovannini dopo che alcuni articoli di stampa pubblicati nei giorni scorsi hanno messo in evidenza un’operazione della Polizia Municipale di Teramo, che aveva portato a multare un anziano che, abbandonava i rifiuti in strada. Secondo il sindaco di Campli anche numerosi cittadini dei comuni limitrofi si rifiutano di adeguarsi al ‘porta a porta’ dal momento che i cassonetti presenti, dall’indagie degli agenti, verrebbero usati dagli utenti degli altri comuni. “Al momento a Campli non è attivo un servizio di conferimento rifiuti con il sistema della raccolta differenziata porta a porta – si legge nella nota diffusa dal sindaco e dall’assessore all’Ambiente, Maurizio Di Stefano – invece quasi tutti i comuni confinanti con Campli hanno attivato questo servizio. La nuova amministrazione comunale, ha sollecitato da subito la Comunità Montana della Laga, che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti nei comuni dell’area interna, ad avviare le procedure per attivare il porta a porta. Attualmente però lungo tutte le strade del Comune di Campli sono presenti molti cassonetti per la raccolta dei rifiuti indifferenziati. Di recente si è riscontrato che molti di questi cassonetti, dislocati nelle vicinanze dei confini comunali, come quelli collocati nella zona della Traversa (Bivio Campli), Pagannoni, Sant’Onofrio e Floriano, sono stracolmi di rifiuti, nonostante vengono svuotati frequentemente”. “Questo comportamento – precisa il sindaco – oltre ad essere vietato, denota uno scarso rispetto delle regole convivenza civile e fa si che spese aggiuntive vadano a gravare sulle tasche dei cittadini di Campli, che devono sostenere lo smaltimento di un maggiore quantitativo di rifiuti e quindi di costi”. Una situazione intollerabile per il primo cittadino che ha incaricato il comando di Polizia Municipale di avviare una serie di controlli mirati ad individuare i responsabili, che saranno puniti con l’applicazione di pesanti multe. “A questo si aggiunge che di recente il Consorzio MO.TE. ha rideterminato la tariffa per il trattamento e il conferimento dei rifiuti in discarica, che ha raggiunto il costo di 194 euro a tonnellata, uno dei più alti finora applicati – dichiara in ultimo Giovannini -. Basti pensare che nella vicina zona di Ascoli Piceno il costo è di 80 euro circa, mentre nella regione Molise è di 60 euro circa. Questo comporta che gli utenti teramani e più in generale quelli abruzzesi, sono costretti a sostenere spese per lo smaltimento dei rifiuti di due, tre volte, superiori a quelli sostenuti dagli utenti delle regioni confinanti. Inoltre i cittadini camplesi sono ancora più penalizzati, perché gravati anche da ulteriori costi per lo smaltimento dei rifiuti prodotti da alcuni cittadini residenti nei comuni confinanti”.
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