Crisi, la Provincia tende una mano alle parti sociali per superarla

TERAMO – “Non abbiamo risolto la crisi ma quello di stasera è un passo concreto, tangibile, rispetto a quello che politica e territorio possono fare insieme e del ruolo che la Provincia può svolgere”. La dichiarazione del presidente Catarra giunge al termine di un Consiglio provinciale “aperto” sui temi della crisi economica, delle sue conseguenze sulle famiglie, delle iniziative e dei progetti che possono essere intrapresi per “sostenere mondo produttivo, sistema lavoro e persone” in questa fase così complessa. Le due mozioni iniziali, una per la maggioranza e una della minoranza, sono poi confluite in un unico documento votato all’unanimità.
Una seduta particolare, quella di ieri sera, non solo per la formula, aperta agli interventi delle parti sociali, ma anche per il luogo dove si è svolta: la sala consiliare del Comune di Teramo.
Una mozione votata all’unanimità ha suggellato l’impegno della “politica” e della Provincia a stare a fianco di chi fa impresa fra molte difficoltà congiunturali e strutturali e di chi il lavoro lo cerca o l’ha perso: “senza demagogia, con azioni concrete e fattibili”. Una scelta accolta con apprezzamento da tutte le parti sociali presenti. Al voto unanime si è arrivati dopo un dibattito di alcune ore che ha visto gli interventi delle parti sociali (Confindustria, Cna, Api, Ance, Apacasa, Confcooperative, Legacoop, Cigl, Cisl e uil ) firmatarie di un Protocollo d’intesa nel luglio scorso; di Confartigianato, del sindaco di Bisenti, Ernesto Piccarri (che ha voluto rappresentare la difficoltà di un’area come quella della Val Fino) . Con la mozione, la Provincia, si è assunta l’impegno, innnanzitutto a  “intraprendere tutte le iniziative utili a ridurre gli effetti negativi, soprattutto in termini occupazionali, della crisi”. Con il metodo della concertazione “attraverso il monitoraggio costante dell’Osservatorio provinciale dell’economia e dello sviluppo (che si riunisce domani alle 10.30 alla Sala del Mutilato)”. Fra le azioni che vengono individuate utili a questo scopo vi sono quelle rivolte verso il sistema creditizio; il rilancio del “pacchetto infrastrutturale” e degli investimenti su alcuni progetti strategici (come il protocollo Vibrata-Tronto) ma anche una serie di misure anti-crisi immediatamente spendibili.