Crisi: cosa vogliono Provincia e Regione dal ministro Romani

TERAMO – Polo regionale del carbonio in Val Vibrata, inserimento della vallata nell’eventuale rimodulazione dei Fas e nella programmazione nazionale sulle aree di crisi, e la trasformazione del protocollo d’intesa Tronto-Vibrata in accordo di programma. Sono questi alcuni dei punti individuati da Regione e Provincia e ufficializzati in un documento sottoscritto dal vicepresidente Alfredo Castiglione, dal presidente Valter Catarra e dalle organizzazioni sindacali. Il verbale sarà consegnato al Ministro Romani nella riunione del 9 dicembre, quando, in occasione del tavolo di concertazione nazionale fra gli Assessorati regionali allo sviluppo e alle attività produttive, il vicepresidente Castiglione e il presidente Catarra, incontreranno l’uomo di Governo. “Dal Ministro andiamo con una piattaforma di proposte percorribili e concrete e non con una generica richiesta di sostegno: una perfetta sinergia fra Regione e Provincia, un’intesa politica e tecnica che ci consente di conferire autorevolezza alle nostre posizioni di fronte al Governo” afferma il presidente Catarra che aggiunge: “stiamo procedendo in maniera spedita rispetto al cronogramma che ci siamo dati in occasione della mozione anti-crisi votata in Consiglio e consideriamo un valore la condivisione con le organizzazioni sindacali anche di quest’ultimo passaggio che prelude all’incontro con il ministro Romani”. Nel verbale sottoscritto in Regione anche le richieste per l’Atr di Colonnella: “un ulteriore provvedimento ministeriale di proroga dell’amministrazione straordinaria oltre i 3 mesi già accordati al fine di favorire il riposizionamento tecnologico del Gruppo – si legge nel verbale – il consolidamento e lo sviluppo delle commesse negli ambiti produttivi aziendali, quali automotive, aerospaziale, elicotteristica, racing, ciclistico; l’acquisizione di commesse da parte di società pubbliche partecipate nazionali nell’ambito dei predetti settori di intervento (ad es. Finmeccanica, la quale ha in corso produzioni presso il citato Gruppo); verifica della possibilità di inserimento delle aziende facenti capo al Gruppo citato nell’ambito di Poli Produttivi di rilevanza regionale”.