La polizia scova 170 brasiliani 'falsi' italiani

TERAMO – Un anno di indagini, scattate dopo il sospetto sollevato da un numero troppo alto di cittadini brasiliani residenti in italia che chiedevano tutti il riconoscimento della cittadinanza italiana per aver degli avi emigrati in Brasile ad inizio ‘900. Il lavoro svolto dalla squadra mobile della questura di Teramo ha portato a scoprire 170 cittadini brasiliani diventati italiani, negli ultimi 4-5 anni, ma sul presupposto illegale di documentazioni mai legalizzate dal governo sudamericano e dunque false. La procura teramana ha iscritto sul registro degli indagati, oltre ai 170 cittadini "italiani", anche una donna della stessa nazionalità, da anni residente in italia: E.D.C., 45 anni, residente in un centro della provincia, aveva addirittura fondato un’Assocazione culturale che si occupava praticamente di questo, favorire la ‘ricerca’ di antenati italiani e poi aiutare nelle richieste di cittadinanza i connazionali. La donna è accusata di concorso in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ma soprattutto di falso ideologico per aver ingannato le autorità preposte al rilascio delle cittadinanza. In sostanza, alla verifica di tutte le pratiche di cittadinanza depositate e poi concesse in provincia di Teramo, è stato accertato che molte erano di cittadini che nella documentazione avevano prodotto atti che risultavano legalizzati da notai e autorità brasiliane ma che a questi risultavano sconosciuti. Dunque il sospetto è che tali documentazioni siano state falsificate: l’inchiesta adesso tende ad accertare se dietro pagamento di denaro e da chi.