TERAMO – Un fiume di scarpe con marchio ‘Hogan’ perfettamente contraffatte, con tanto di punzonatura, codice a barre clonato, confezione e sacchetto con il marchio, stava per invadere il mercato di Abruzzo e Marche dei saldi post-natalizi. Cera un grosso affare dietro la maxi produzione (800 paia di scarpe pronte e 1.000 in fase di lavorazione) dell’azienda di San Nicolò scoperta dalla Finanza. C’era infatti una "joint-venture" italo-bulgara della contraffazione la quale si avvaleva di opifici di Teramo, Macerata e Fermo per produrre suole e assemblare il prodotto finito dopo una prima lavorazione eseguita in Bulgaria. Le calzature – costo di produzione circa 20 euro -, erano destinate non a venditori ambulanti abusivi ma ad outlet locali per essere vendute a metà prezzo (120 invece che 240 euro) a persone convinte di acquistare il prodotto originale. Gli uomini del Gruppo tutela economia delle Fiamme Gialle sono però riusciti a stroncare l’intera filiera della contraffazione, sequestrando anche stampi e materiale per produrre scarpe difficilmente distinguibili dalle vere Hogan. I prodotti erano, a un esame più approfondito, realizzati con pelle di bassa qualità e, in particolare, la suola risultava a un solo strato e molto meno resistente delle originali. Sarà verificata l’eventuale tossicità di materiali e coloranti usati. Ciò che è emerso è un mercato parallelo di ‘Hogan’, come ha denunciato più volte Diego Della Valle, patron dell’omonimo gruppo industriale con sede a Casette D’Ete (Fermo) che ha in Hogan una delle sue griffe di punta.