TERAMO – Il "concentramento antifascista" organizzato nella sede del circolo di Rifondazione Comunista dopo il veto del prefetto negli spazi pubblici urbani ha preso forma in una veglia funebre con tanto di bara, lumini e un manifesto in ricordo di quella che gli organizzatori giudicano una "democrazia defunta". Nessun tafferuglio, anche se la zona era presidiata dalle forze dell’ordine, ma una quieta adunata di preghiera dei giovani di Rifondazione che così hanno scritto sul manifesto funebre: “Il 23 dicembre 2010 presso gli uffici della Prefettura di Teramo è venuta a mancare, dopo un’atroce repressione la Democrazia Italiana. Ne danno il triste annuncio i cittadini di Teramo che hanno provato a opporsi alla presenza di infami fascisti e provato a creare una coscienza comune che sconfiggesse i “tutori del disordine” i quali, da sempre, facevano carriera sulle loro pelli. Il funerale non avrà luogo a causa della “zona rossa”. In attesa di essere tumulata la famiglia chiede opere di Ribellione”.
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