TERAMO – Si sono visti dei conclave decisamente migliori, soprattutto sul piano del fare politica. Quello che si è concluso stasera attorno alle 20, all’hotel Abruzzi, è vissuto sull’immancabile bilancio di quello che si è fatto ma è stato "distratto" da argomenti e ‘apprensioni’ legate al futuro degli enti locali e ai tagli dell’amministrazione centrale. Così, anche se ad alcuni della maggioranza sembra tuttora impopolare, l’individuazione di ampie sacche di evasione e il conseguente recupero di denaro nelle casse comunali (vedi Ici, passi carrabili, rifiuti) diventa una delle operazioni di maggiore concretezza sotto il profilo del fare. Il sindaco Brucchi ha parlato, spiegato e anche ascoltato, alla presenza del vicecoordinatore provinciale del Pdl, Giandonato Morra (il coordinatore, Paolo Tancredi, è arrivato nel corso dei lavori), ha affrontato i temi della viabilità, quello più caldo dei rifiuti e delle discariche, ma soprattutto si è per la prima volta pronunciato sul rimpasto, da più parti annunciato, mai confermato. Brucchi, chiamandola verifica, l’ha annunciato nell’immediato, facendo capire che ci sono degli assessorati che hanno bisogno di un restyling, politico, di nomi e di sostanza, per evitare che ci sia una giunta che viaggi a due velocità. Sui tempi, il sindaco si comporta come con il Lotto zero: non ha fissato la data stavolta, e lascia alle interpretazioni il tempo dell’agire. Forse accadrà anche prima che arrivi primavera.