TERAMO – I carabinieri del reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri, in collaborazione con i colleghi di Cerignola, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Antonio Di Bitonto, 22enne di Cerignola, accusato di concorso in rapina continuata e aggravata. L’uomo si è costituito dopo essere sfuggito a una prima cattura lo scorso 22 gennaio. Secondo l’inchiesta condotta dal pubblico ministero Stefano Giovagnoni, l’uomo sarebbe il componente di una banda i cui componenti sono in corso di definitiva identificazione, autrice di una serie di colpi ai danni delle filiali della Banca Tercas della provincia di Teramo, tra il settembre 2009 e il luglio scorso. Le filiali rapinate sono quelle di Castelnuovo Vomano (1° settembre 2009), Sant’omero (15 dicembre 2009), Ancarano (15 aprile 2010) e Sant’Egidio alla Vibrata (17 luglio 2010), per un bottino complessivo che supera i 100mila euro. In ogni rapina i malviventi avevano agito con i volti coperti da maschere di Carnevale e taglierino in pugno. I militari teramani hanno accertato che il gruppo faceva ricorso anche ad una sofisticata tecnologia per ‘bypassare’ le centraline elettroniche delle auto che in occasione di ogni colpo avevano rubato nei pressi delle banche e poi utilizzate per la fuga. Sceglievano in particolare auto Alfa Romeo 156 o Lancia Lybra, il cui dispositivo elettronico veniva ingannato collegando un’apparecchiatura collegata alla presa seriale della macchina appena aperta, che permetteva ai malviventi di gestirla in completa autonomia. Le indagini dei carabinieri tendono ad accertare se il gruppio di rapinatori possa aver colpito anche nella vicina provincia di Ascoli Piceno: c’è infatti grande coincidenza di particolari sui tempi e sulle modalità di azione in alcune rapine messe a seno nella zona.