TERAMO – "Fin dai primi minuti ho avuto dal presidente dell’Anas un bollettino sulla situazione. Devo dire che in alcune ore sembrava un bollettino di guerra, soprattutto nelle Marche, ma anche in alcune zone dell’Abruzzo". Lo ha detto il ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, a margine di una conferenza stampa a Montesilvano, intervenendo sul maltempo che nei giorni scorsi ha interessato il centro Italia. "E’ chiaro che ora le amministrazioni locali – ha aggiunto – si dovranno muovere per presentare la richiesta al Governo di calamità naturale e poi naturalmente all’interno del Consiglio dei ministri vedremo quello che possiamo fare". Quando il Consiglio
dei ministri accoglierà le richieste di calamità naturale "serviranno tanti di quei soldi che faranno pensare che la
politica si debba fermare per trovare una soluzione a tutto questo. Non sarà facile, ma si deve fare". "Si è ritenuto di poter usare il territorio senza occuparsi della sicurezza e di ciò che facevamo – ha aggiunto – e questo è accaduto più o meno su tutto il territorio nazionale". "Ciò che abbiamo costruito 150 anni fa regge – ha proseguito -, ciò che abbiamo costruito 30 anni fa non regge. Questa è una triste realtà". Sulla morte dell’automobilista nel sottopassaggio allagato in provincia di Teramo "se ci sono responsabilità saranno sicuramente accertate". "Secondo gli accertamenti dell’Anas – ha aggiunto – nel sottopasso c’erano dei cartelli che proibivano l’ingresso. L’automobilista sarebbe transitato nonostante la cartellonistica. Chiaramente tutto questo va acclarato". Il ministro ha poi ricordato che "sono in corso verifiche per accertare l’eventuale causa di un malfunzionamento
dell’impianto di sollevamento delle acque". Per Matteoli Pietro Di Sabatino "è stato vittima di una doppia sfortuna,
perchè a cento metri c’erano i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile".