TERAMO – Il Teramo perde lo scontro diretto con il Rimini (1-2) e perde anche il secondo posto: per la concomitante vittoria del Santarcangelo a Rimini sul Real (1-2) adesso la vetta è a 5 punti (65 contro i 60 dei biancorossi). I riminesi hanno approfittato con cinica lucidità dell’atteggiamento rinunciatario dei teramani, chiudendo con qualche rischio sullo 0-0 il primo tempo e affondando l’uno-due della vittoria nella ripresa, con Gasperoni al 6′ e con Buonocunto a 7′ dalla fine. Inutile la rete di Arcamone (subentrato ad Orta che all’uscita è sembrato evidentemente contrariato) al 94′. Adesso come purtroppo accade nel calcio, partono i processi. Fino a un mese fa i biancorossi avevano 7 punti di vantaggio sul Santarcangelo. Campionato buttato via? Purtroppo sì, al 90 per cento. A cinque gare dalla fine è anche difficile ipotizzare quale ulteriore soluzione adottare: l’esonero di Rinaldo Cifaldi, a posteriori devastante per le sorti del Teramo calcio, ha scombussolato più che scuotere positivamente lo spogliatoio e la mano di Ammazzalorso non è stata taumaturigica. I tifosi, nonostante le porte chiuse per provvedimento disciplinare, hanno affollato la collinetta lungo la statale 80 per seguire con il solito calore la squadra: un atto di fede mal ricambiato. Il coro "buffoni, buffoni" verso l’undici che a fine partita è andato a salutarli, non ammette repliche ed è già una condanna. Con loro, sul banco degli imputati, anche il sodalizio che ha voluto prendere in maniera troppo affrettata una decisione che ha stravolto la pur relativa tranquillità di una squadra che doveva soltanto ritrovare la visa della condizione e della vittoria. Adesso la strada è decisamente in salita.