TERAMO – Il sindaco Maurizio Brucchi risponde alle polemiche lanciate dall’esponente di Fli Paolo Albi e ammette: “Il certificato antimafia del socio privato della Team è arrivato”. L’atteso documento quindi c’è, ma è stato inviato in forma riservata al primo cittadino, che, al momento, decide di non parlarne e di non divulgarlo perchè, come ha tenuto a sottolineare lo stesso Brucchi, “si tratta di comunicazione riservata". Anche sulla questione delle quote Team, che il Comune dovrebbe acquistare, il primo cittadino spiega che la situazione è complessa: “E’ un percorso ad ostacoli – sostiene – la normativa è intricata e va studiata a fondo. Arriveremo presto ad una soluzione. In ogni caso ancora una volta devo contestare l’atteggiamento della minoranza che lancia continui attacchi alla Team, quasi a voler minare la solidità di una società che continua a garantire un buon livello di servizi e a soddisfare le esigenze dell’utenza: sono questi i due aspetti che interessano ai cittadini, che non vogliono avere sacchi dell’immondizia per strada come accade a 20 chilometri da noi”. Brucchi risponde anche alle accuse che Albi ha lanciato in merito alla vicenda Robimarga: “Evidentemente Albi non conosce il regolamento: rimettere le deleghe equivale ad una dimissione e poi è anche arrivata la comunicazione ufficiale. Io ho accettato le dimissioni dell’assessore e, lo ribadisco, le definisco un atto di grande responsabilità, un atteggiamento che non ha avuto Albi quando si trovò in una situazione analoga. Si tratta di una polemica sterile messa in atto da una persona che predica bene e razzola male”.