TERAMO – Non subiranno gli effetti restrittivi della nuova legislazione nazionale gli investimenti per l’installazione di impianti di energia rinnovabile in Abruzzo, già in fase avanzata. Con un provvedimento "atteso e fondamentale per gli operatori del settore", la giunta regionale ha chiarito e snellito le procedure, alla luce del decreto legislativo del 3 marzo scorso, che recepisce le direttive comunitarie, stabilendo che i titoli autorizzativi, acquisiti già con deposito degli atti al Servizio regionale competente prima del 29 marzo, non sono oggetto degli effetti del nuovo decreto. Illustrando l’atto deliberativo, l’assessore regionale all’Energia, Mauro Di Dalmazio ha sottolineato che "ha una valenza di sostanza, considerato che gli investimenti per gli impianti di energia rinnovabile in Abruzzo si aggirano sull’ordine di qualche centinaia di milioni di euro". "Operatori, imprenditori e banche – ha spiegato – erano già esposti con procedure in avanzato stato di lavori quando il decreto legislativo del 3 marzo scorso ha profondamente modificato le linee di indirizzo, soprattutto per il fotovoltaico a terra, generando confusione ed un comprensibile timore per l’entità degli investimenti. Aver quindi stabilito una data, quella del 29 marzo per l’efficacia dei titoli autorizzativi, – ha aggiunto Di Dalmazio – significa aver generato effetti pratici decisamente positivi per la messa in sicurezza sia dell’attività imprenditoriale e sia dello sviluppo delle energie rinnovabili". Altra novità introdotta con la delibera, approvata oggi dalla Giunta, riguarda lo snellimento delle procedure. Infatti è stato deciso che la Dia è il titolo autorizzativo alla installazione di impianti di energia rinnovabile, per una potenza nominale fino ad 1 MW elettrico. "In concreto – ha spiegato l’assessore – vuol dire coinvolgere fortemente il
territorio, segnatamente i comuni, stimolare la libera iniziativa e promuovere la diffusione delle fonti rinnovabili".