L’AQUILA – "Il Presidente Chiodi sarà costretto a porre rimedio al danno prodotto ai Comuni abruzzesi interessati, alle loro economie ed agli interessi dei propri cittadini", così Antonio Centi, presidente di Anci Abruzzo. "A seguito del terremoto del 6 aprile 2009, la Protezione Civile ha escluso decine di Comuni abruzzesi delle tre Province L’Aquila, Pescara e Teramo dall’area del cratere sismico. Ricordo bene che lo stesso Bertolaso motivava la esclusione, collegandosi a parametri di riferimento, per evitare, come accaduto in altre circostanze, l’eccessivo dilatarsi del cratere sismico dovuto anche a spinte localistiche e a pressioni politiche. Va rilevato comunque che a suo tempo i Comuni esclusi avevano prodotto una adeguata e oggettiva documentazione dei consistenti danni subiti e che però gli stessi allo stato non possono usufruire dei benefici previsti per il cratere". "Mi rendo conto che in tal modo le disponibilità finanziarie per la ricostruzione si ridurranno, a cominciare da quelle assegnate al Comune dell’Aquila. Questo evidentemente è un problema, tuttavia non si possono negare atti di giustizia nei confronti di tanti territori della nostra Regione", chiude Centi.
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