TERAMO – Lucio Petrizzi, il papà della piccola Elena morta ieri al Salesi, è stato formalmente indagato soltanto ieri sera e per omicidio colposo, secondo quanto previsto dall’articolo 589 del codice penale. Si è trattato della modificazione dell’iniziale ipotesi, informale, di abbandono di minore: secondo quanto confermato dal sostituto procuratore Bruno Auriemma, raggiunto telefonicamente, si tratta di reato meno grave di quello di abbandono di minore aggravato dalla morte (art. 591, 3° comma) di competenza della Corte d’Assise e che prevede da 3 a 8 anni di reclusione. Lo stesso pm ha voluto sottolineare come il suo arrivo ad Ancona sia stato necessario per un colloquio con il padre della piccola, ai fini della valutazione dell’elemento soggettivo del reato, dell’esclusione del dolo e per derubricare l’iniziale contestazione in una di minore gravità. «I medici hanno decretato la morte cerebrale della piccola alle 15 – ha detto il magistrato – e da quel momento è stata avviata l’osservazione prevista per legge, che avrebbe dovuto concludersi alle 21 ma che ha portato alle dichiarazione legale di morte alle 23 perchè erano necessari altri adempimenti clinici tesi alla verifica del possibile espianto di organi che io stesso ho autorizzato dopo il consenso dei genitori».
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