TERAMO – Troppi ritardi per i lavori alla scuola elementare “Noè Lucidi”: il Pd protesta. “Gli interventi – spiega il capogruppo Giovanni Cavallari sarebbero dovuti terminare ad aprile, ma non è stato così: anzi, ultimamente sono stati deliberati altri 30 mila euro che serviranno per un’ulteriore tranche, ci auguriamo quella finale”. Secondo Cavallari il problema non è rappresentato solo dai ritardi nel cronoprogramma ma anche dalla gestione, che si è rivelata fallimentare, dei lavori. “Sono stati creati disagi innumerevoli agli studenti, ai docenti e alle famiglie – spiega il capogruppo del Pd – ci sono stati allagamenti, tubi lasciati scoperti, polvere nelle aule e alla fine alcuni alunni sono stati costretti a spostarsi in un’altra struttura a metà anno scolastico”. Cavallari si augura quindi che questi ultimi lavori di messa in sicurezza “si concludano prima della riapertura della scuola, altrimenti diventerebbe una barzelletta”. Ma l’assessore ai Lavori pubblici Giorgio Di Giovangiacomo ribatte alle accuse. “Gli interventi – spiega – sono stati divisi in tre parti, all’inizio abbiamo subìto dei ritardi, ma non mi sembra che si possa trattare di una gestione fallimentare, anzi: l’importo complessivo è di un milione e mezzo di euro, i lavori sono stati portati avanti non con la scuola chiusa, ma con alunni presenti e lezioni in corso, penso che i disagi siano connessi con la natura dell’intervento corposo e che comunque siano stati ridotti al minimo”.
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