Olio d'oliva: "Il consumo abituale fa bene"

TERAMO – “Il consumo abituale di olio d’oliva può ridurre fino al 73% il rischio di sviluppare l’infarto nelle persone anziane”. Lo comunica la Coldiretti Teramo sulla base di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Neurology, spiegando che la percentuale è stata raggiunta comparando tra loro soggetti di età superiore ai sessantacinque anni che non facessero uso di olio d’oliva ad altri che invece ne consumano regolarmente. Tuttavia, sottolinea la Coldiretti, i benefici sono concreti quando l’olio è di buona qualità ed è preferibile l’assunzione dell’extra-vergine di oliva, per la cui produzione il territorio teramano eccelle nella qualità. «Non tutti gli olivi hanno un contenuto rilevante di polifenoli e un ottimale rapporto di acidi grassi mono e polinsaturi – sostiene Flaviano Di Giovanpietro, dirigente della Coldiretti provinciale e Presidente dell’Aprol, Cooperativa di produttori olivicoli di Colonnella – esistono infatti complessivamente oltre settecento varietà di olivi da coltivazione e solo alcune di queste sono adatte a fornire olio extravergine di ottima qualità». Aprol Abruzzo, fondata nel 1978 come associazione di produttori di olive, nel 2005 è diventata una cooperativa agricola e si impegna nella diffusione delle conoscenze scientifiche e tecniche sull’olivicoltura ai fini del miglioramento della qualità della produzione di olive e di olio. L’associazione sottolinea inoltre che anche tra i consumatori d’olio di oliva in quantità modica, il rischio di infarto è ridotto di oltre il 40% e che, per un’efficace prevenzione, andrebbero stilate nuove raccomandazioni dietetiche per gli over 65. Un consumo in dose “extra-large” di olio di oliva avrebbe marcati effetti anti-aterosclerotici, contribuendo a preservare lo stato di salute delle arterie, la loro elasticità e capacità di autoriparazione. Il segreto risiederebbe nel sostituire grassi saturi con grassi monoinsaturi, più che semplicemente nell’aggiungere gli uni agli altri.