TERAMO – "Non mi meraviglia più niente, suppongo che questa sia una scelta degli avvocati. Questa cosa non ci tange più di tanto. Sicuramente noi volevamo che parlasse ma se aspettiamo che la verità la dica Salvatore, non arriverà mai". Così Michele Rea, il fratello di Melania, ai microfoni di ‘Pomeriggio Cinque’, commenta la decisone di Parolisi, arrestato per l’omicidio della donna, di avvalersi oggi della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio davanti al gip di Ascoli Piceno. Riguardo ai messaggi su Facebook che si sono scambiati Salvatore e l’amante Ludovica, "non so come commentare – dice – i messaggi di una persona che diceva di amare mia sorella. In questi giorni ho ulteriori conferme che a lui non interessava Melania. Salvatore, durante le ricerche, si occupava di cancellare i messaggi su Facebook, per lui era più importante non far scoprire la sua relazione con la soldatessa, che poteva essere un movente, piuttosto che occuparsi della moglie scomparsa". Poi aggiunge: "Non so come potesse avere una doppia vita e non so come Salvatore sia riuscito a fare tutto questo". "Devo usare il condizionale quando parlo di Salvatore colpevole, ma quando leggo i messaggi pubblicati o le perizie del medico legale, tutti i miei pensieri, purtroppo, vanno nella stessa direzione". Quanto all’autopsia, "la cosa che mi ha intrigato di più è stato il ritrovamento di tracce di dna di Salvatore vicino alle gengive di Melania".
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