TERAMO – Il nuovo Cda del Ruzzo, dopo giorni di anticipazioni e polemiche, vede la luce con 3 membri del Pdl, uno della Lista Civica "Al Centro per Teramo" e uno dell’Udc e ha un nuovo presidente, l’avvocato Claudio Strozzieri. Non ci sono rappresentanti del centrosinistra. Il colpo di scena, secondo quanto dichiarato dal sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, è dovuto all’incapacità del centrosinistra di trovare l’accordo sul nominativo da indicare a rappresentare la minoranza in Consiglio di amministrazione. "Ci siamo assunti la responsabilità politica – ha detto Brucchi – nonostante l’accordo precedente di assegnare un consigliere alla minoranza, di procedere alle nomine da soli". Gli eletti del Pdl sono tre: l’avvocato vibratiano Claudio Strozzieri, l’uscente Carlo Ciapanna (che alla prima riunione del nuovo Cda avrà confermata la carica di vicepresidente), il rosetano Dante Di Marco. Per la Lista Civica è stato nominato il professionista Serafino Impaloni. Il membro dell’Udc è Ferdinando Martini, medico di Sant’Omero, primo dei non eletti alle scorse elezioni provinciali nel collegio di Mosciano. I nomi su cui non hanno trovato accordo i sindaci del centrosinistra sono quelli del consigliere uscente Giuseppe Cargini e del giovane avvocato Luigi Guerrieri. La tensione del centrosinistra pare si fosse palesata dall’inizio della riunione di stamani, convocata per le 9. I rappresentanti dell’opposizione sarebbero arrivati solo alle 11.15. I malumori sono stati tali da spingere i sindaci di centrosinistra di Colledara, Tossicia e Montorio, a votare il Cda proposto dal Pdl. I revisori dei conti sono Ernesto Foglia, Gabriele Cavacchioli e Paolo Lattanzi.
La soddisfazione del Pdl
Rammarico per le divisioni interne al Pd ma soddisfazione per la compattezza dei sindaci di centrodestra ha manifestato il senatore del Pdl, Paolo Tancredi, in qualità di coordinatore provinciale del partito. "Oggi i sindaci del centrodestra del teramano hanno dato dimostrazione di maturità per la compattezza che hanno dimostrato, e per aver scelto uomini validi che potranno con la loro professionalità ed esperienza fornire maggiori stimoli ed energie per le scelte che l’azienda andrà a compiere in questi anni". Prosegue Tancredi:"Purtroppo il mio più vivo rammarico, è per la mancanza di unità del centro sinistra che divisa in due, non è riuscita ad indicare nessuno dei componenti all’interno del cda nonostante il Pdl, insieme ai nostri sindaci abbia dato la propria disponibilità fino all’ultimo minuto a ricevere l’indicazione unitaria dell’opposizione che purtroppo non è riuscita ad esprimere". In conclusione il senatore Tancredi dichiara:" chiusa questa parentesi, rivolgo un augurio di buon lavoro al presidente e all’intero cda con la consapevolezza che da domani inizierà una nuova gestione con scelte importanti da compiere nell’interesse della collettività".
A sorpresa entra l’Udc e Di Sabatino annuncia nuovi colpi di scena
TERAMO – Con l’ingresso dell’Udc all’interno del Ruzzo con la nomina di Ferdinando Martini, prende forza il radicamento del partito sul territorio. Ne è convinto il coordinatore provinciale Alfonso Di Sabatino Martina che dopo aver ottenuto un assessorato al Comune di Teramo e la nomina di vicesindaco, un assessorato in Provincia (Urbanistica), e un assessorato alle ultime amministrative di Roseto (Politiche Sociali e Pubblica Istruzione) si accinge ora ad avere anche un rappresentante in seno al Cda dell’ente strumentale. “Sono soddisfatto per due motivi – ha dichiarato Di Sabatino – sia perchè la nomina di Ferdinando Martini, medico di Sant’Omero, dimostra il consolidamento e la forza organizzativa dell’Udc sul territorio, sia perché diamo una risposta a chi nel partito ha creduto e ha ricevuto consensi. Martini – ha spiegato Di Sabatino – era il primo dei non eletti nel collegio di Mosciano alle ultime elezioni provinciali. Sono convinto che saprà svolgere il compito affidato nel migliore dei modi”. “Questo è l’Udc che mi piace rappresentare”, ha detto ancora Di Sabatino che ha però annunciato però che i colpi di scena non sono finiti.
Verrocchio (Pd) spara sul centrodestra "prepotente"
Alla soddisfazione dell’Udc fa da contraltare l’amarezza e le parole durissime con cui il Pd ha definito l’esito dell’assemblea dei sindaci. “Il centrodestra teramano- si legge in una nota della segreteria provinciale – sovvertendo una consolidata tradizione di gestione istituzionale della più importante azienda della provincia di Teramo, ossia quella di vedere rappresentate anche le posizioni di minoranza dei sindaci del consorzio, crea un grave precedente imponendo una scelta amministrativa prepotente e di parte, a detrimento degli interessi generali della cittadinanza. Scegliendo il centrodestra tutti i cinque consiglieri di amministrazione e i tre membri del collegio sindacale, di fatto si esclude ogni forma di garanzia e controllo sull’ente, fatto di estrema gravità in una situazione democratica”. L’indicazione unanime per la vicepresidenza, avanzata dalla segreteria provinciale del Pd e condivisa dalla maggioranza dei sindaci del centrosinistra era ispirata su criteri di innovazione e indiscutibile competenza professionale. Il centrodestra ha strumentalmente fatto leva sulle posizioni differenti di una “minoranza della minoranza” di sindaci per espropriare quasi la metà dei comuni della provincia, della propria legittima rappresentanza”. Non risparmia parole di condanna, il segretario del Pd, Robert ,Verrocchio anche per “I suoi”- “Gravissimo – per Verrocchio – è comunque stato il comportamento di alcuni sindaci che ha favorito questo esito estremamente negativo, impedendo rinnovamento e rappresentanza; atteggiamento del quale dovranno rispondere dinanzi all’intero partito e all’elettorato del centrosinistra che pretende chiarezza, trasparenza e discontinuità”.
….E qualche sindaco del Pd spara su Verrocchio e ne chiede la testa
E’ il caso del sindaco di Montorio, Aslessandro Di Giambattista che insieme ai colleghi di Colledara e Tossicia (anche loro del centrosinistra) hanno votato a favore dlle figure proposte dal centro-destra. “In risposta alle pretestuose accuse del Pd provinciale – si legge in una nota del sindaco di Montorio – mi preme sottolineare, anche a nome degli altri colleghi sindaci che hanno condiviso il mio atteggiamento, che il comportamento dei vertici del Pd provinciale si è rivelato “dilettantistico”, a voler fare un complimento. La condotta dei sindaci definiti “minoranza della minoranza” è stata infatti dettata dal totale disaccordo con i vecchi metodi della politica più bassa e becera degli anni della Prima Repubblica, che i vertici del PD teramano hanno tentato di imporre con uno scientifico stancheggio sulle decisioni da adottare. Il Cda della Ruzzo Reti era stato dimissionato da un modo di agire antidemocratico del centro destra nella seduta dello scorso 4 luglio e, da quella data, vale a dire 24 giorni fa, il segretario del Pd si è curato di convocare una riunione di sindaci per condividere il nome del componente Pd del Cda solo stamattina mezz’ora prima dell’apertura dell’assemblea societaria. E’ apparso subito evidente che da parte nostra vi era disaccordo solo sui metodi e non sul nome dell’avvocato Guerrieri, che da persona validissima è stato tirato fuori dal cilindro solo a seguito dell’opposizione della maggior parte dei sindaci presenti alla prima proposta fatta dalla direzione del partito. Successivamente, ad opera del segretario e in pieno svolgimento del Cda, è arrivato un sms con il quale si indicava il nome del componente del collegio dei revisori dei conti e del membro del CDA della società. A questo punto, notata la spaccatura insanabile creata ad arte da qualche dirigente del partito, il centro destra si è trovato la strada spianata per il “cappotto” in sede di effettuazione delle nomine. Pertanto respingo al mittente le accuse rivolte a me e ai miei colleghi e mi rivolgo anche agli organismi regionali del PD affinché, finalmente, in provincia di Teramo nasca un soggetto politico che possa effettivamente definirsi Partito Democratico.
L’Abruzzo al Centro trionfa per Impaloni
“L’ associazione l’Abruzzo al Centro, si congratula per la nomina a componente del Consiglio d’amministrazione del Ruzzo del suo pesidente, Serafino Impaloni, affermato professionista teramano di cui sono note le doti umane e professionali. Sarà attento e valido interlocutore delle esigenze della collettività – si legge in una nota -. Il prestigioso incarico giunge a compimento di un percorso di costante impegno civico profuso, fin dall’inizio delle sue attività, nella Lista Civica “Al Centro per Teramo” di cui è stato capogruppo al Consiglio Comunale”