Il Comune cerca sponsor per finanziare il sociale e la scuola

TERAMO – Per mantenere il livello dei servizi erogati nella scuola e nel sociale il Comune cerca sponsor. In pratica funzionerebbe così: in cambio di pubblicità sulla carta documentale emessa dal Comune, lo sponsor corrisponde all’ente una somma da impiegare a copertura di servizi e forniture. Un’idea nata su impulso del sindaco Maurizio Brucchi e del direttore generale Furio Cugnini che stanno valutando questa soluzione e predisponendo un apposito bando per ovviare ai problemi di cassa. Una soluzione che piace molto anche all’assessore comunale all’Istruzione, Piero Romanelli, alle prese in questi giorni con il problema dell’approvvigionamento dei materiali, in particolare banchi e sedie. “In realtà – spiega Romanelli a www.emmelle.it – la popolazione scolastica teramana (dalle scuole materne fino alle scuole medie) nel corso degli anni è diminuita ma ci sono scuole che in qualche modo ‘vanno di moda’, grazie anche all’offerta di attività didattiche pomeridiane extrascolastiche”. Romanelli cita ad esempio la Zippilli, che quest’anno gli ha richiesto 70 banchi e sedie in più per via dell’aumento delle classi”. “Sono numeri importanti, e ci fa piacere constatare la vitalità dell’offerta formativa – ha commentato Romanelli – questo però si traduce in capitoli di spesa per l’ente già in difficoltà. Per questo l’idea del Comune di ‘sponsorizzare’ i documenti per attrarre nuovi fondi la trovo di grande efficacia oltre che parsimoniosa”. Qualche sofferenza si registra per Romanelli per i presidi. “Ci sono troppe reggenze per via dei pensionamenti, per cui ci sono figure a cavallo su più scuole. “Sarebbe opportuno un ricambio generazionale – ha detto ancora Romanelli – ma su quest’aspetto aspettiamo che sia il ministero a sbloccare i concorsi”. Nessuna criticità rileva infine l’assessore per quanto riguarda la situazione degli asili nido e delle scuole dell’infanzia. I bambini sono tornati nelle strutture, c’è stato un esubero di un centinaio di iscritti che troveranno comunque una sistemazione tra il micronido e altre strutture private. “Abbiamo servizi che si attestano su livelli d’eccellenza – ha concluso l’assessore – la sfida è quella di migliorare ancora l’offerta attraverso il coinvolgimento delle famiglie”. In questo senso l’assessore pensa a incontri serali da sviluppare nel corso dell’anno di interesse pedagogico su temi quali il primo soccorso, le intolleranze alimentari, ma anche sull’ambiente ludico del bambino a casa.