Scuole: ecco per chi suona la campanella

TERAMO – Scuole: ecco per chi suona la campanella. Oggi sono tornati sui banchi i ragazzi del liceo Artistico e quelli del Classico, insieme agli studenti dell’Europeo. L’Istituto “Pascal” ha invece battuto tutti sul tempo, anticipando l’apertura al 6 settembre. Da lunedì anche tutte le altre scuole riapriranno i battenti, tra luci ed ombre. I problemi, infatti, non mancano. All’istituto liceale “Milli”, ad esempio, il preside Giovanni Di Giannatale continua la sua battaglia per il recupero di 2800 volumi rimasti nella vecchia sede di via Taraschi. “Vorremmo che la Provincia – spiega il dirigente scolastico – trasferisse tutto questo importante patrimonio nella nostra sede centrale, dove c’è un piano da adibire a biblioteca interna: una risorsa importantissima per i nostri studenti”. La dirigente scolastica del liceo Scientifico “Einstein”, invece, chiede una nuova ubicazione per la succursale. “Attualmente è troppo decentrata e lontana dalla sede centrale – spiega – vorremmo tornare nei locali della Molinari, attualmente occupati dalla Facoltà di Veterinaria. Speriamo di farcela per il prossimo anno scolastico”. Problemi anche per il locali del Convitto, che ospitano anche il liceo Coreutico: dopo aver messo a posto i danni causati dall’allagamento delle aule, servirebbero lavori di manutenzione alla struttura. Al “Comi” invece le problematiche riguardano la mancanza di spazi e le aule troppo affollate. Una situazione dovuta anche al boom di iscrizioni: quest’anno il trend ha premiato gli istituti tecnici e scientifici. Al Classico, ad esempio, si è formata una classe prima in meno rispetto allo scorso anno, altre scuole sono riuscite a mantenere lo stesso numero di classi prime anche grazie ad un’offerta formativa nuova. “Noi – spiega Di Giannatale – abbiamo perso l’indirizzo tecnologico ma allo stesso tempo abbiamo formato il liceo economico-sociale, che propone anche lo studio di due lingue straniere, molto gettonate dagli studenti”.