TERAMO – La procura di Teramo ha espresso parere negativo alla richiesta avanzata dalla difesa di Salvatore Parolisi di eseguire un altra autopsia sul corpo di Melania Rea, la mamma 29enne di Somma Vesuviana, uccisa con 35 coltellate nel boschetto di Ripe di Civitella tra il 18 e il 20 aprile scorsi. Questa mattina, i pm Davide Rosati e Greta Aloisi, che conducono le indagini sul delitto per cui è indagato il vedovo, caporalmaggiore dell’Esercito, hanno depositato nell’ufficio del gip il parere sulla richiesta di incidente probatorio. Gli avvocati dell’indgato rinchiuso nel carcere di Castrogno, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, ritengono inattendibili le conclusioni del consulente della procura, Adriano Tagliabracci, relativamente all’ora e ai tempi della morte della giovane donna. Secondo la procura, invece, l’esame del contenuto gastrico, riferimento fondamentale per fissare in maniera il più attendibile possibile l’epoca del decesso, è stato già riesaminato come atto irripetibile e un nuovo esame autoptico sarebbe soltanto una inutile ripetizione di indagini già espletate. Adesso la decisione se riesumare o meno la salma di Melania spetta al gip Giovanni De Rensis.