TERAMO – Torna sabato il "Premio Volontariato Teramo". Per l’11° edizione un’intera giornata di incontri e dibattiti incentrati sul tema “Gioventù bruciata o speranza per il futuro?”. Se già alle 9,30 le varie associazione apriranno in piazza Martiri i propri stand, alle 10,30 il Teatro comunale ospiterà il convegno “Volontariato: strumento per educare?” (interverrà Mario Dupuis). Di nuovo in piazza Martiri, ma alle 17,30, il concerto della “Bellante Band” Primo Riccitelli diretta da Michele Furia, e alle 18,30, nella stessa location, ci sarà la presentazione della mostra “L’essenziale è invisibile agli occhi”. Il momento clou della giornata è in programma per le 20,45, con la cerimonia del Premio Volontariato moderata dal giornalista Umberto Braccili e il talk show "Gioventù bruciata o speranza per il futuro?". Massimo Pichini, presidente del Centro servizi volontariato della Provincia, ricorda: “Abbiamo due obiettivi principali. Il primo è mettere al centro della società i valori del volontariato. Il secondo è approfondire temi importanti, in particolare quelli del mondo dei giovani e del rapporto tra i giovani e il volontariato. Il volontariato è una risorsa e una necessità. Il volontariato permette ai giovani di avere un rapporto profondo con la realtà vera e non con una realtà virtuale. Diventano soggetti attivi e partecipi”. Mauro Ettorre, direttore del Centro servizi volontariato, ribadisce che “fare una proposta chiara ai giovani provoca, in bene, la loro libertà. Il volontariato è questo e può portare chi lo fa a scoprire delle possibilità diverse di essere presente nella società. Noi affrontiamo i temi del bisogno reale per cercare di offrire risposte concrete. Di fronte a questi temi, la nostra esperienza ci dice che i giovani sanno dare risposte straordinarie”. Estende invece il discorso all’intera collettività teramana Giorgio D’Ignazio, assessore alle Politiche sociali del Comune: “Teramo è una città solidale, così come lo è la sua provincia. Quella di sabato è la festa del volontariato e dei tanti teramani che silenziosamente si impegnano per il prossimo”.