TERAMO – Polemiche annunciate quelle della minoranza sulle nomine dei componenti del Cda della Team che a poche ore dalla presentazione del nuovo direttivo così interviene in una nota. “Il faticoso e ritardato rinnovo del Cda della Team vede confermato uno sperimentato metodo antidemocratico. Una procedura che alimenta ancora una volta il sospetto che la sottrazione della Team al controllo costituisca una strategia sempre più oscura.”. I gruppi consiliari del Pd, dell’Idv, di Rifondazione Comunista e della lista civica Città di Virtù parlano di “manfrine” da parte del sindaco in merito alla presentazione dei curricula e definiscono “false” le consultazioni dei gruppi consiliari. “Che cosa deve nascondere il sindaco alla cittadinanza? – si legge nel comunicato dei gruppi di minoranza – Brucchi con spregiudicato cinismo ha designato un Cda nel quale risulta ancora assente un’autentica rappresentanza dell’opposizione, la quale è nuovamente espropriata delle legittime funzioni di controllo in un delicato e fondamentale ente della città di Teramo. Di fatto, e viste le note vicende giudiziarie che coinvolgono la Team , il sindaco si è attribuito la nomina di tutti e tre i membri del cda perseverando nel modus operandi di questa classe politica teramana di destra, arrogante, propagandistica, attaccata alle poltrone e sempre più lontana dalla vere esigenze dei cittadini e della Teramo Ambiente. Continueremo a esercitare un rigoroso esercizio di controllo –conclude la nota congiunta di alcuni gruppi di minoranza – attraverso denunce politiche e tutte le iniziative che si renderanno necessarie. Necessaria la sottolineatura di ”alcuni” gruppi della minoranza, dal momento che Paolo Albi (Fli) si è dissociato dal resto dell’opposizione, affermando di essere contrario alle "logiche spartitorie, che siano di destra o di sinistra: le poltrone non mi interessano, avrei gradito che alla Team fossero andati dei dirigenti comunali, per garantire maggiore controllo da parte del socio pubblico e per risparmiare sui costi del Cda".