TERAMO – Si è conclusa la 18esima edizione del Concorso regionale abruzzese del Vernaprile 2011, premio organizzato dalla Fratellanza Artigiana di Teramo e che ricomprende le sezioni di poesia, canto e ricerca etnografica, il più importante in Abruzzo indirizzato alla tutela, alla valorizzazione e alla conservazione della lingua madre e di tutte le attività ad essa collegate. La giuria presieduta da Giuseppe Profeta, ha assegnato il primo premio per la poesia dialettale, ex aequo a Tommaso Stella e Camillo Coscione, entrmabi chietini, rispettivamente di Arielli e Poggio Fiorito: il primo con la poesia dal titolo “Furastire pe’ campa’", il secondo per "Na vote la parole". Tra le 56 ppoesie pervenute, segnalazione per Luciano Flamminio (San Vito Chietino) con “Lu tempe ch’arimpiagne", per Assunta Di Cintio (Pescara) con "Amica muntagne", Caterina D’Ascenzo (Atri) con "L’more de tutte na vite". Camillo Coccione vince anche nella sezione della canzone dialettale, assieme al fratello Vincenzo, con musica e versi del brano "Lu truffele… la ggiare e la sbrocchele". Per Vincenzo Coccione con Vinia Mantini (Ortona) una segnalazione nella stessa sezione per "Ninna nanna di nonne", ed ancora per Floredana De Felicibus (Atri) con “Luna ‘ncantate". Nella sezione Un libro sul folklore abruzzese, il primo premio è andato ad Alessandra Gasparroni (Teramo) per "Magie d’Abruzzo". Il premio speciale Un secondo di artigianato artistico è andato al maestro Bruno Zenobio di Roseto; il premio speciale alla carriera è stato assegnato a Nicola Fiorentino di Lanciano. Ricordiamo che la giuria di Vernaprile è composta anche da Sonia Cameli, Vincenzo Cimini, Samuele Di Giulio, Quirino Iannetti e Cosimo Savastano per la poesia, da Mario Santucci ed Ennio Vetuschi per la musica. La segreteria del premio è presieduta da Emilio Trasarti, coadiuvato da Franco Corona, Antonio Crocetti e Antonio Grossi.