Era geloso del nuovo compagno della ex moglie: arresto convalidato per l'uxoricida

ALBA ADRIATICA – Lo hanno bloccato e tirato fuori dall’abitacolo della macchina, ma era già troppo tardi. William Adamo aveva ferito a morte la donna che gli aveva dato quattro figli e aveva portato avanti la famiglia con dedizione e che quando era stata lasciata da lui aveva stretto i denti e continuato a lavorare per campare. Quando i carabinieri sono arrivati in via Gorizia, lui era in piedi vicino alla Suzuki Swift dove i sanitari del 118 cercavano di assistere l’agonizzante Maria Rosa Perrone, commerciante 51enne, massacrata da almeno otto coltellate, soprattutto alla gola e all’addome. Una tragedia consumata alla presenza, impotente, del figlio minore della coppia, un ventenne malato di una grave forma di autismo. Il giovane in un colpo ha visto il padre ammazzare la madre ed è diventato suo malgrado l’unico testimone del delitto.

Geloso del nuovo compagno della ex. Secondo quanto avrebbe detto nei primi momenti dopo il delitto. William Adamo era geloso del nuovo compagno che la ex moglie o perlomeno che lui crede esserci.

Arresto convalidato dal gip. E’ quanto comunque ha spiegato oggi pomeriggio al gip Marina Tommolini, alla presenza del suo avvocato Tommaso Civitarese. Ha parlato molto William Adamo, con «ampio spirito collborativo» come ha sottolineato il suo legale. Ha raccontato la sua storia, il suo stato d’animo, cosa è successo sabato, prima e dopo l’appuntamento. Una telefonata alla moglie verso mezzogiorno, l’appuntamento al primo pomeriggio perchè lei doveva dirgli qualcosa o perchè lui voleva spiegazioni. Forse per quella nuova amicizia, quella nuova presenza maschile. Che Adamo non ha accettato. E glielo ha detto alla ex moglie, ma sulla cosa è scoppiata la lite. E la tragedia. Adesso a William Adamo, viene contestato l’omicidio volontario premeditato, aggravato dai futili motivi, dall’efferatezza e dal vincolo coniugale.

Aveva la valigia pronta per andare in cella. La premeditazione viene spiegata da alcuni particolari. Intanto perchè William Adamo si è presentato sul luogo dell’appuntamento con la moglie con il coltello nel giubbotto, con evidenti intenzioni omicidiarie. Poi, una volta accompagnato a casa dai carabinieri per la perquisizione domiciliare, ha mostrato agli investigatori la valigia già pronta sul letto, preparata non per fuggire dopo il delitto ma, come ha spiegato, per trasferirsi in carcere. Sapeva che all’incontro con la moglie sarebbe successo qualcosa che lo avrebbe messo nei guai: voleva ammazzarla e ci è riuscito.

Movente passionale. Il caso è praticamente chiuso. Al pubblico ministero Bruno Auriemma saranno consegnati altri elementi per comprovare che il commerciante ambulante di origini sarde, ma da 25 anni trapiantato ad Alba Adriatica, abbia premeditato l’omicidio della moglie. Al fascicolo d’indagine lavorano i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica, diretti dal capitano Pompeo Quagliozzi.

Domani l’autopsia. Il pm Bruno Auriemma ha disposto l’esame autoptico sulla salma della donna, che verrà affidata domattina ed eseguita nel pomeriggio di domani dall’anatomo patologo Gina Quaglione. La donna era stata soccorsa e trasferita all’ospedale di Sant’Omero in condizioni molto serie ma perchè aveva perso molto sangue dalle ferite aperte dei fendenti portati alla gola, all’addome e alle braccia dall’ex marito. I medici del pronto soccorso prima e della chirurgia poi le hanno suturate, ma quando si sono accorti che qualcosa non andava nel quadro clinico di Maria Rosa Perrone hanno scoperto  la gravissima emorragia interna, segno che le coltellate erano andate in profondità, per tutta la lunghezza della lama del coltello da carne. A quel punto la situazione è precipitata in maniera drammatica, rendendoo vano i preparativi e il tentativo di trasferire la vittima all’ospedale di Teramo per un delicato quanto disperato intervento chirurgico.

La vittima, madre e lavoratrice. Maria Rosa Perrone si era separata circa due anni fa dal marito, al termine di una lunga relazione matrimoniale che aveva portato alla coppia quattro figli. La famiglia viveva del commerciio, ambulante e fisso d’estate. Dalla separazione la donna aveva preso carico del negozio di prodotti di pelletteria a Villa Fiore di Alba Adriatica, a pochi passi dove la donna viveva con due dei quattro figli, in un appartamento comprato con sacrifici economici dopo la separazione. Il negozio di fronte alla pineta, "Le borse by Adamo" andava bene, era aperto soltanto d’estate ed era molto frequentato. La donna d’altronde era abituata al lavorare e sodo, spesso anche quanto il rapporto con il marito era normale, tirava avanti la carretta lei da sola, essendo William Adamo anche titolare di una pensione d’invalidità. Una vita per il lavoro e per i figli, ieri riuniti tutti attorno al suo capezzale, frastornati dalla tragedia che li ha travolti.