TERAMO – Ripresa dei lavori al Teatro romano: Teramo Nostra si sente “ignorata ed estromessa”. L’Associazione, da sempre molto interessata alle sorti del Teatro romano, lamenta di non essere stata coinvolta dalle decisioni prese nei giorni da amministrazione e Soprintendenza. “Abbiamo appreso la notizia dalla stampa e non sappiamo con precisione i particolari inerenti il recupero e la valorizzazione”, affermano gli esponenti dell’associazione guidata da Piero Chiarini. L’associazione ribadisce ancora una volta il suo no allo spostamento delle pietre. “Le pietre di travertino – afferma Chiarini – devono rimanere sul luogo e solo lì studiate, se ancora ce ne fosse bisogno. Si inauguri un cantiere aperto di restauro come in tutte le aree archeologiche del mondo, al fine di ricostruire i fornici abbattuti nel 1960”. L’associazione pertanto annuncia che chiederà un incontro al Soprintendente Fabrizio Magani. “Se dall’incontro non sortissero risposte soddisfacenti – conclude Teramo nostra – nei prossimi giorni l’associazione assieme all’Onorevole Elisabetta Zamparutti si recherà a Roma ad incontrare il Ministro per i Beni Culturali, Ornani, già docente dell’Università di Teramo, allo scopo di informarlo degli interventi parziali e non risolutivi dell’ambizioso originario progetto di tutela complessiva e valorizzazione del Teatro Romano”.