Aumenti dell'Irpef, il Pd chiede esenzioni per i redditi più bassi

TERAMO – “Il centrodestra teramano piuttosto che tagliare gli sprechi sceglie la via più facile e aumenta le tasse”. Nuove accuse indirizza il capogruppo del Pd, Giovanni Cavallari, contro gli aumenti applicati dall’amministrazione comunale sull’addizionale Irpef. “A breve – si legge in sarà portata in consiglio Comunale la delibera di modifica dell’aliquota che passa, in un solo colpo, dallo 0.5% allo 0,8%. Il Psi trova costantemente nella scomoda posizione di chi – alla fine – è costretto a ripetere “ve l’avevo detto, io!”. Secondo Cavallari il Comune avrebbe potuto fare scelte, meno impopolari per approvvigionare le casse, e incamerare circa 2.000.000 di euro , una boccata di ossigeno per le finanze comunali, ma per il partito d’opposizione è “l’ennesimo salasso” per i cittadini. Il capogruppo del Pd auspica che il Comune applichi aliquote dell’addizionale Irpef differenziate in relazione agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli stabiliti dalla legge statale e che definisca una soglia di esenzione per i redditi più bassi (“una facoltà riconosciuta dal mimistero delle finanze alle amministrazioni comunali”). Per Cavallari la Giunta può salvaguardare l’equità sociale percorrendo due strategie. “La prima è di istituire una soglia di esenzione stabilita unicamente in ragione del possesso dei requisiti reddituali – spiega Cavallari-. L’altra è quella di attuare criteri di progressività nel quale stabilire aliquote dell’addizionale comunale all’irpef differenziate esclusivamente in relazione agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli stabiliti dalla legge. In questo modo verrebro fissate aliquote crescenti entro il limite dello 0,8%”.