Tanti risparmi nel bilancio di fine anno della Provincia

TERAMO – Viene da un periodo di parsimonia la Provincia di Teramo che a fronte di tagli governativi che si aggirano sui 4milioni e mezzo di euro è riuscita dal 2008 al 2011 a risparmiare 4milioni e 800mila euro. “Frutto di qualche sacrificio – ha spiegato il presidente della Provincia, Valter Catarra – ma anche di un’imponente lavoro di razionalizzazione delle spese che ha permesso all’ente di ritagliare somme preziose nonostante il peso dell’alluvione e di 7milioni e 800 mila euro di debiti fuori bilancio ereditati”. La fetta più consistente ha riguardato il capitolo del personale dove tra la riduzione dei dirigenti, e il taglio alle spese del personale non dirigente, la Provincia avrebbe risparmiato circa un milione e 400mila euro. Risparmi consistenti anche per il capitolo dei lavori Pubblici: meno spese tecniche affidate all’esterno, ma eseguite invece dal personale dell’ente, hanno permesso all’assessore al ramo, Elicio Romandini, di ottenere un milione e 300 mila euro reinvestiti nella manutenzione delle strade. Poca farina dunque per il presidente Catarra che però si ritiene soddisfatto del lavoro compiuto per la distribuzione delle somme per il sociale (presto un piano di ristrutturazione e creazione di nuove strutture dedicate ), per il lavoro di prevenzione del rischio idrogeologico (la Provincia sta redigendo il Piano di Protezione Civile dopo l’attivazione di un ufficio preposto), ma anche per le relazioni industriali che hanno permesso all’ente di risolvere positivamente il 90% delle vertenze. Significativi, per Catarra a questo proposito, gli interventi che la provincia ha messo in piedi per anticipare la cassa integrazione guadagni e la creazioni di un fondo per il pagamento anticipato degli oneri a carico delle ditte (Factoring). Non si è sottratto Catarra nel ribadire la correttezza di tutti i passaggi legati alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto la società in house. “Teramo Lavoro ha sanato una situazione fallimentare precedente mantenendo servizi e garantendo i livelli occupazionali – ha detto Catarra –. False le accuse che ci vengono rivolte sull’assenza dei controlli. Il controllo analogo l’abbiamo istituito noi così come abbiamo fatto per altre società partecipate della Provincia. Ogni modo sarà la Procura a parlare”. Respinte anche le polemiche sollevate “all’autoassunzione” di Cretarola”. “La possibilità di essere collaboratore e al tempo stesso amministratore delegato di una società partecipata è prevista dal vademecum della rendicontazione del Fondo sociale europeo che disciplina questo”. Una nota di preoccupazione, e tante perplessità ha espresso invece Catarra sul futuro delle Provincie alla luce dell’abolizione prevista dal decreto Monti. “Un abominio – ha commetato il presidente Catarra – che non solo desta sconcerto sul futuro dei servizi erogati ai cittadini, e sull’oscurità con cui questo passaggio deve avvenire (“chi pagherà ad esempio i mutui contratti per gli investimenti?”), ma anche preoccupazione per i tanti dipendenti degli enti. Non ho sentito un solo sindacato levarsi in difesa di questi lavoratori”.