"Sciogliamo i Bim e diamo i fondi ai Comuni"

TERAMO – “Il Bim? Un ente di cui si può tranquillamente fare a meno”. Il sindaco del Comune di Penna Sant’Andrea, Antonio Fabri, entra nella questione da più parti dibattuta, dello scioglimento dei cosiddetti “Enti inutili” e lo fa inviando una lettera ufficiale alle segreterie provinciali di tutti i partiti politici, invitandole ad esprimersi in merito alla soppressione dei Bim. Il problema verrà dibattuto giovedì, all’interno di una riunione pubblica che si terrà a Torricella. Fabri ricorda che la Regione ha chiesto ai Comuni di esprimere il proprio parere entro l’8 febbraio.“I Consorzi Bim Vomano-Tordino  e Tronto – afferma Fabri – nacquero a suo tempo su base volontaria e con lo scopo, previsto dalla legge, di favorire il progresso economico e sociale della popolazione abitante nei Comuni consorziati. La realtà di oggi, invece, è che sono degli Enti che hanno come unica entrata il sovracanone dell’Enel, circa 3 milioni di euro, che viene utilizzato in parte per il mantenimento degli Enti stessi e in parte per l’elargizione dei contributi ai Comuni aderenti. Fino ad alcuni anni fa venivano utilizzate per il mantenimento dei Consorzi circa l’80% delle entrate, oggi tale percentuale è diminuita , anche perché sono aumentati i sovracanoni, ma rappresenta pur sempre una spesa del tutto ingiustificata”. Secondo Fabri se i Bim venissero sciolti i fondi dei sovracanoni andrebbero direttamente ai Comuni “e rappresenterebbero – aggiunge il sindaco – una preziosissima boccata d’ossigeno per i bilanci, sempre più scarni: una nuova entrata corrente che consentirebbe di non aumentare le tasse e anzi diminuirle”. Attualmente, secondo Fabri, “si è scatenata una vera e propria guerra per il mantenimento di ben retribuite poltrone e del "potere" di elargire contributi economici”.