Niente più Teatro
TERAMO – Nuovo Teatro, non se ne fa più nulla. Punto e a capo. Non ci aspettava certamente un annuncio di questo tipo dal sindaco quando, stamane in conferenza stampa, affiancato dall’assessore ai Progetti Strategici Giacomo Agostinelli, ha dichiarato che il project financing dell’opera è stato bloccato definitivamente senza possibilità d’appello dalla prefettura di Ascoli. Questa la dichiarazione ufficiale: "Sono stati rilevati elementi ostativi comunicati dalla Prefettura che riguardano la sopravvenuta inesistenza delle condizioni per procedere all’aggiudicazione definitiva e alla firma della convenzione”. Comunicazioni sulle quali c’è stato l’assoluto riserbo del sindaco che non ha aggiunto nulla di più, se non che gli elementi ostativi non sono associati alle attività portate avanti dall’amministrazione comunale. Tutto fa pensare dunque che i problemi siano da rintracciare nel percorso della ditta proponente, visto che la prefettura interessata è quella di Ascoli e la Staferro ha sede e stabilimento a Centobuchi di Monteprandone, ma non ci sono conferme ufficiali. Teramo non avrà il Nuovo Teatro dunque, ma il sindaco Maurizio Brucchi non si è perso d’animo e ha deciso di arrivare a una soluzione seguendo un percorso “più sicuro”. Niente project financing, il Comune ha deciso di riqualificare il vecchio Teatro Comunale sulla base di uno studio di fattibilità già esistente e redatto all’epoca della Giunta Chiodi che prevedeva questo tipo di intervento portato avanti dal Comune e dalla Fondazione Tercas per un piano economico che si aggirava sugli 8 milioni di euro. Assessore alla Cultura era Mauro Di Dalmazio. La vecchia proposta prevedeva il rifacimento della facciata, l’ampliamento della torre scenica e la rimodulazione dei posti. Nessuna decisione è stata invece presa sul futuro del vecchio stadio comunale. Sarà abbattuto comunque per realizzarci qualcos’altro o resterà in piedi? “Qualsiasi ragionamento è prematuro” ha dichiarato il sindaco il quale, se anche si vede sgretolare un’opera che costituiva uno dei suoi cavalli di battaglia certamente eviterà l’acredine con la componente cittadina nostalgica fortemente contraria all’abbattimento del vecchio stadio, ovvero i ragazzi della Est. “Ho comunicato oggi stesso ai capigruppo di maggioranza e opposizione quanto è stato notificato dalla prefettura, adesso è ora di aprire un nuovo confronto con la Giunta e poi con la città. Non mi arrendo, ho il progect financing del Nuovo Teatro alle spalle, adesso guardo avanti e andremo dritti verso l’obiettivo che resta quello di dare a Teramo un teatro degno di questo nome”.
La Straferro nega
La Straferro intanto, appresa la notizia dagli organi di stampa, si dichiara "stupita" e ribadisce: realizzeremo il Teatro. Questa la nota diffusa:
"La Straferro Costruzioni ha appreso dagli organi di informazione che il Comune di Teramo avrebbe bloccato l’aggiudicazione a suo favore del project financing per il nuovo Teatro di Teramo. Questo sarebbe avvenuto sulla base di un informativa ricevuta dalla Prefettura di Teramo di cui si ignora del tutto il contenuto. La Straferro Costruzioni esprime il suo assoluto stupore per questo tipo di notizia e per il provvedimento adottato dal Comune. Questo a maggior ragione ove si consideri che la Straferro Costruzioni aveva completato giovedi scorso la consegna della documentazione amministrativa necessaria all’aggiudicazione del project financing e stava ultimando la revisione del piano economico finanziario prodromica alla stipula della convenzione con il Comune. Il gruppo Straferro opera da oltre cinquant’anni nell’ambito di contratti per la realizzazione di opere pubbliche e ha cantieri aperti con enti pubblici in molte regioni italiane. Anche a Teramo, essa ha partecipato alla costruzione del parcheggio di Piazza Dante e da alcuni anni ha investito risorse molto importanti nel progetto del nuovo Teatro allo scopo di realizzare un opera di alto profilo qualitativo. Del resto, tale progetto rappresenta il più significativo intervento urbanistico nella città di Teramo, utile a rilanciare anche l’economia cittadina. Per questa ragione, la Straferro porrà in essere tutte le azioni necessarie a tutelare la propria immagine e per ottenere la stipula della convenzione per la realizzazione del nuovo Teatro".
Ma la Prefettura…
Sin qui la nota ufficiale, in cui si nega la comunicazione da parte della Prefettura di Teramo. Infatti, come anticipato da www.emmelle.it, la prefettura competente per la Straferro, che ha sede nell’ascolano, e quindi deputata alla comunicazione al Comune di Teramo, è quella di Ascoli.