TERAMO – La Prefettura ha diramato il bollettino meteorologico con il quadro della situazione aggiornato: “la neve persisterà ancora per le prossime 12/18 ore con quantitativi moderati a tutte le quote. Una lieve attenuazione dei fenomeni è attesa per giovedì, mentre per venerdì un nuovo impulso perturbato determinerà la ripresa delle nevicate”. La coltre nevosa caduta in queste ore è stimata dai 5/20 cm nei Comuni costieri fino ai 100/120 cm dei Comuni montani. Intanto il peggioramento è arrivato e la cosa non conforta il sindaco di Teramo che ha margini sempre più bassi per riaprire giovedì le scuole. E’ probabile dunque che il provvedimento venga esteso fino a sabato come ha già fatto il Comune di Atri, ad ogni modo agni decisione ufficiale verrà comunicata domani, mercoledì 8 febbraio. Scoraggiato il primo cittadino anche dagli sforzi fatti per liberare le strade: "con la neve di questo pomeriggio verrà vanificato tutto". Inoltre nel corso della mattinata un calo di tensione elettrica, tempestivamente risolto, ha bloccato il treno Termoli/Teramo tra Bellante e San Nicolò a Tordino. A Roseto, dove le scuole resteranno chiuse anche domani, la Polizia municipale ha soccorso un senza tetto che è stato rifocillato e ricoverato, tramite la Croce Rossa, nel centro allestito nella sede dell’Annunziata a Giulianova. Non si è trattato dell’unico intervento effettuato in questi giorni di emergenza, in cui Protezione civile e Croce rossa hanno collaborato con il Comune per assistere a domicilio anziani soli e famiglie bisognose di viveri e medicine, è stata inoltre consegnata una bombola di ossigeno ad un paziente a Montepagano. Molti i trasporti in ospedale di persone cadute sul ghiaccio o che hanno accusato malori in seguito ai lavori di spezzamento della neve. Molti cittadini, tra cui anche alcuni consiglieri comunali, hanno messo a disposizione gratuitamente i loro mezzi attrezzati per la neve. Un problema serio, a Teramo come in altri Comuni, è rappresentato dal ghiaccio e dai lastroni che piombano a terra dai tetti degli edifici. Non c’è verso che al di là delle strade principali, tranne che per alcune poche eccezioni, qualcuno provveda a rompere lo strato di ghiaccio che rende difficile il passaggio a piedi. Alcune squadre della Teramo Ambiente, come dimostra anche la foto nella nostra galleria, sono state impegnate stamani a rendere praticabili alcuni marciapiedi. Ma adesso si è creato una paradossale situazione: quei tratti di marciapiede puliti diventano ad altissimo rischio perchè dall’alto piovono interi lastroni di ghiaccio e neve. E se si aggiunge che i tratti puliti sono "imprigionati" dai cumuli di neve ammucchiati dalle ruspe e dagli spalaneve… Insomma, sembra che il consiglio a muoversi soltanto a bordo di mezzi dotati di catene o di pneumatici adatti debba essere esteso anche ai pedoni: ma come difendersi dal rischio di essere colpiti da piccole valanghe di neve dall’alto? Il centro storico sta diventano sempre più inaccessibile per via dei sempre più numerosi transennamenti (vedere alcuni esempi nelle foto della galleria). Ci sono però dei casi in cui lo spalaneve non è mai stato visto dalla nevicata di venerdì e se è passato, non si è fermato a pulire. E’ il caso della zona di Porta Madonna e di via Campo Boario, nella zona antistante il mercato all’ingrosso e la sede dell’Istituto Zooprofilattico. Nonostante si tratti di una zona molto frequentata, non tanto per la presenza di oltre 250 dipendenti che devono raggiungere la sede di lavoro, il manto nevoso è considerevole, rendendo difficoltosa anche la sosta delle macchine. Questa mattina, a conferma di ciò, una dipendente dell’Izs è scivolata per il ghiaccio mentre percorreva la strada che l’avrebbe portata fino alla sede del lavoro e ha riportato serie conseguenze, al punto da dover fare ricorso alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Mazzini. Due pesi e due misure, dunque, considerato che diverso atteggiamento è stato adottato per le zone antistanti il Comune, la Provincia, la Asl, pur essendo allo stesso modo tutti uffici pubblici. La dipendente dell’Izs non è stata l’unica, in mattinata, a rivolgersi al Pronto soccorso del Mazzini, come ci conferma il responsabile del reparto di Ortopedia, il dottor Umberto Zoppi. "Attualmente – spiega – siamo al completo: abbiamo 8 persone appoggiate in altri reparti, 15 fratture da operare, e, purtroppo, continuano ad arrivare al Pronto soccorso pazienti che hanno bisogno delle nostre cure. Non vedevamo una situazione del genere dal 1999". Per garantire il servizio, il dottor Zoppi si è anche fermato a dormire in Ospedale nei giorni scorsi, un esempio seguito anche da alcuni infermieri. Intanto da quando sono iniziate le nevicate sono circa 300 i quintali di sale distribuiti dal Comune ai cittadini. "Segno che la collaborazione è generosa", ha dichiarato l’assessore alla Protezione Civile Rudy Di Stefano che ha ricordato che, per chi ne avesse bisogno, il magazzino per poterlo ritirare è quello de cantonieri in via Orto agrario, dietro il santuario di Madonna delle Grazie.
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