ISOLA G.S. – Oltre 15 mila alpini hanno sfilato oggi da Isola del Gran Sasso fino al Santuario di San Gabriele per commemorare le vittime di Selenyj Jar, un quadrivio della steppa russa, dove il Battaglione L’Aquila degli alpini lasciò oltre 1.400 abruzzesi nel corso dei combattimenti del dicembre 1942; tra i partecipanti alla manifestazione c’erano anche tre reduci, oggi 90enni, dei 166 superstiti dell’epoca. Il cuore della sfilata è stato il tricolore di 99 metri, con la scritta "jemo ‘nnanzi”, simbolo della rinascita, della ricostruzione aquilana e dell’auspicata adunata nazionale all’Aquila nel 2014, seguito dalle migliaia di alpini abruzzesi, con i gagliardetti dei 200 Gruppi, le donne e gli uomini della Protezione Civile dell’Associazione nazionale alpini Sezione Abruzzi. "Al battaglione ci conoscevamo tutti praticamente – spiega uno dei reduci, Ercolino Nori, 90 anni ad agosto -. Mano a mano si perdevano i compagni che non te ne accorgevi. Quelli che siamo tornati l’ha voluto la sorte, secondo me, perchè altrimenti là non era da salvarsi niente. Si sono salvati quelli protetti dal padre eterno".
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