SILVI – I carabinieri di Silvi hanno apposto i sigilli a 13 appartamenti, 29 garage, 10 posti auto e 6 locali di sgombero trasformati in appartamenti e arredati, in esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo firmato dal gip del tribunale di Teramo, Giovanni De Rensis, su richiesta del pm Stefano Giovagnoni: l’ipotesi di reato per cui sono iscritte sul registro degli indagati 9 persone, tra costruttori, tecnici pubblici e privati, uno dei quali dipendente del Comune di Silvi, vanno dall’abuso edilizio aggravato alla truffa e al falso. L’indagine che ha portato al sequestro, era scattata all’indomani dell’alluvione del marzo 2011, quando buona parte delle tre palazzine residenziali di cui fanno parte gli immobili posti sotto sequestro, avevano subito l’allagamento di garage e cantine. Si era nel caso scoperto, attraverso il ricorso ai carabinieri di alcuni proprietari che avevano perso scooter, auto e moto danneggiate dall’acqua che, nonostante il pagamento delle somme pattuite e il rogito notarile, cinque anni addietro, l’intero stabile non aveva ottenuto la richiesta agibilità. In particolare, alcuni dei locali, sulla carta destinati a a zone di sgombero o condominiali, erano stati di fatto adibiti ad appartamenti.
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