TERAMO – Conferma del blocco dell’apertura di nuovi centri commerciali in Abruzzo per 48 mesi e regolamentazione delle aperture festive e domenicali, prevedendone "26 + 4", oltre ad un’eventuale integrazione di 10 giornate aggiuntive: sono i contenuti della proposta di legge regionale relativa a "Nuove norme in materia di commercio", approvata lunedì scorso dalla Giunta. La proposta – presentata in conferenza stampa dall’assessore allo Sviluppo economico e vicepresidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione – è frutto dell’intesa tra Regione Abruzzo, Confcommercio, Confesercenti, Cna Commercio, Cgil, Cisl e Uil e rappresenta una risposta al Decreto Liberalizzazioni messo in campo dal Governo Monti con la legge 27 del 24 marzo 2012. Il provvedimento andrà ora in quarta Commissione consiliare. "La normativa – ha spiegato Castiglione – è stata redatta ribadendo il principio della competenza della Regione a legiferare in materia di commercio, così come previsto dalla Costituzione. Con questa legge diamo la possibilità alle attività commerciali di restare aperte 26 giornate più quattro, con una eventuale integrazione di ulteriori dieci giorni per esigenze del territorio, ma solo dopo il parere vincolante di sindacati e associazioni"."Viene inoltre ribadita la volontà della Regione Abruzzo di proseguire con il blocco della grande distribuzione – ha aggiunto – per un periodo do 48 mesi decorrenti dalla entrata in vigore della legge regionale del 2010 che ha in parte modificato la legge di settore del 2008. L’auspicio è che i Comuni adotteranno la normativa regionale. Siamo comunque consapevoli che potrebbe innescarsi una sorta di guerra del commercio che finirà nelle aule del Tar e del Consiglio di Stato". "Non è con le aperture domenicali o festive che si risolvono i problemi del commercio o si abbatte il debito
pubblico – ha sottolineato l’assessore -. Mi sento certamente in sintonia con tanti commessi, titolari di piccoli e medie attività e persone di buon senso della grande distribuzione che non accettano questo modo di fare". Castiglione ha inoltre ricordato che la Regione sta lavorando sul Testo unico del Commercio. Alla conferenza hanno partecipato anche rappresentanti delle associazioni di categoria e de sindacati. Per la Confcommercio
la proposta di legge rappresenta "un segnale importante, un passo in avanti che va nella direzione giusta". Secondo la Fisascat Cisl, "con questo atto la Regione dimostra di essere l’unica fuori dal coro".