TERAMO – «La presenza diffusa delle scuole in centro è fondamentale per mantenere vivo il cuore urbano cittadino». Così il presidente comunale della Confesercenti, Giancarlo Da Rui, spiega l’adesione della Confesercenti al comitato popolare “No al Polo scolastico nell’area verde del fiume Tordino”, esprimendo la propria contrarietà al progetto, che comporterebbe la dismissione di alcuni edifici scolastici, come Savini, San Giuseppe, San Giorgio e via del Baluardo. La Confesercenti chiede all’amministrazione comunale di fermare il project, puntando alla ristrutturazione degli attuali edifici scolastici, come avvenuto nel caso della Noè Lucidi. «Si tratta – afferma Da Rui – di un’ulteriore “mazzata” alle tante attività economiche e commerciali presenti in centro storico. La presenza diffusa delle scuole in centro è fondamentale per mantenere vivo il cuore urbano cittadino», aggiunge Da Rui, che ricorda come il centro abbia subito un progressivo spopolamento in seguito all’apertura del centro commerciale e allo sviluppo della grande distribuzione verso la zona est della città, «portando moltissimi residenti ad uscire fuori per gli acquisti o chi vive nei quartieri e nelle frazioni ad evitare di entrarvi», oltre alla soppressione di enti ed uffici, come Telcom e Banca d’Italia, che ha contribuito a diminuire nel tempo il flusso dei cittadini. Questo, secondo Da Rui, ha comportato la chiusura di tantissimi esercizi commerciali, anche storici. A questo, sottolinea Da Rui, vanno aggiunti i“problemi cronici”, «come la carenza di parcheggi che rende difficile lo spostamento dei clienti in alcune zone e la gravecrisi economica e finanziaria che sta portando moltissimi commercianti a cessare, dopo anni di sacrifici, la propria attività». Da Rui ricorda che attorno al mondo della scuola si reggono, in maniera diretta ed indiretta, una serie di piccolee medie attività economiche e commerciali, basti pensare ad esempio alla ristorazione, comebar, pizzerie, panifici, gelaterie, alimentari o alla distribuzione, come cartolibrerie, edicole, tabaccherie, oggettistica e accessori, giocattoli, abbigliamento, calzature.«Così come in centro – sottolinea Da Rui – che si trovano alcune importanti strutture di riferimento per gli studenti come la Biblioteca Provinciale “M.Delfico” con le sale di studio e lettura, l’emeroteca, la sala ragazzi e la mediateca o la stessa “Agenzia Giovani” in via Carducci con l’internet point a disposizione degli studenti. Per questi motivi riteniamo sbagliata l’idea smantellare le scuole del centro storico e concentrare gli studenti in un unico plesso, che dovrebbe sorgere tra l’altro in una zona verde, isolata dal contesto urbano, a confine con il Parco Fluviale del Fiume Tordino. Scelta errata se si considera inoltre che con questo project financing la già trafficata Circonvallazione Spalato diventerebbe l’unica arteria stradale di accesso ed uscita per oltre mille alunni più insegnanti e personale scolastico».