TERAMO – C’è una cellula teramana tra i dieci arrestati dei Ros dei carabinieri nel’ambito dell’operazione contro appartenenti alla Federazione anarchica (Fai) e al Fronte rivoluzionario internazionale (Fri), nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Perugia sugli attentati del 2009 alla Bocconi, al Cie di Gradisca d’Isonzo, al direttore generale di Equitalia a Roma, la Deutsche Bank di Francoforte e l’Ambasciata greca di Parigi nel 2011. I carabinieri dei reparti speciali hanno arrestato questa notte, nella sua abitazione di Alba Adriatica, Giulia Marziale, 34enne, molto nota negli ambienti politici locali, nonostante da tempo frequentasse l’Umbria e Terni in particolare.
In casa sua materiale per gli ordigni. "Nel corso delle perquisizioni eseguite dai Ros è stato sequestrato materiale utile per confezionare ordigni". Lo ha detto il comandante, generale Ganzer nel corso di una conferenza stampa. Recuperati anche bulbi di lampadine, bulloni e altro utilizzati appunto per confezionare ordigni esplodenti. Il materiale ritenuto utile alla preparazione di ordigni esplosivi è stato sequestrato a Terni,
nell’abitazione di Giulia Marziale. Nel corso della perquisizione nella sua casa, gli investigatori hanno quindi
trovato elementi meccanici ed elettrici, come molle, fili e bulbi di lampadine, considerati utili per preparare plichi
esplosivi da spedire per posta o altri ordigni da far esplodere in loco. Materiale indicato – hanno spiegato ancora i carabinieri – nel "manuale dell’anarco-esplosivista" e in quello denominato "mille modi per sabotare il mondo".
Altri abruzzesi in manette. Gli altri arrestati sono Stefano Gabriele Fosco, 50enne abruzzese residente in Toscana; la sua compagna Elisa Di Bernardo, 36enne toscana; Alessandro Settepani, 26enne originario del ternano e dimorante nel perugino; Sergio Maria Stefani, 30enne romano; Katia Di Stefano, 29enne toscana ma dimorante a Roma; Giuseppe Lo Turco, 23enne, catanese domiciliato a Genova; Gabriel Pombo Da Silva, 44enne spagnolo attualmente detenuto in Germania; Marco Camenisch, 60enne svizzero detenuto nel Paese elvetico, Paola Francesca Iozzi, 31enne marchigiana domiciliata a Perugia. Sono indagati altri 24 anarco-insurrezionalisti tra cui 6 greci della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, già detenuti.
Chi sono. Tra gli arrestati – secondo gli investigatori – figurano alcuni tra i maggiori esponenti dell’organizzazione che ha firmato alcuni tra i più recenti attentati con ordigni esplosivi in Italia ed all’estero. Nel corso dell’operazione sono state effettuate oltre 40 perquisizioni in tutto il territorio italiano. Figure di spicco – sempre secondo gli investigatori – sarebbero i due anarchici detenuti in Svizzera e Germania che, con i complici liberi in Italia, avevano progettato le campagne terroristiche, dettandone tempi, obiettivi, documenti e sigle di
rivendicazione. Un arresto e alcune perquisizioni sono stati eseguiti a Genova: non figurano, tuttavia, a carico delle persone coinvolte contestazioni specifiche relative all’attentato, rivendicato dalla Fai, subito il 7 maggio scorso dal dirigente dell’Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.