TERAMO – Per il rilancio dell’Università di Teramo anche l’Unione dei Comuni della Val Vibrata vuole offrire il suo contributo e mette a disposizione dell’ateneo teramano due strutture a titolo gratuito. Si tratta degli spazi all’interno del centro fieristico del Comune di Sant’Egidio e di alcuni locali in zona Ripoli del Comune di Corropoli (in parte già utilizzati come sede della scuola di alta formazione dell’Asl di Teramo). L’offerta è stata formulata dal presidente dell’Unione, Alberto Pompizi, che ha inteso proporla ai vertici dell’ateneo di Teramo. «Ho appreso dalla stampa che il Comune di Giulianova spende circa 300 mila euro l’anno per l’affitto dell’Istituto Gualandi, sede della facoltà di Scienze Turistiche- dichiara Pompizi – abbiamo deciso così di venire incontro alle esigenze di risparmio con l’offerta di sedi in Val Vibrata fruibili a costo zero. Si tratta di sedi prestigiose che offrono spazi confortevoli e adeguati alle attività didattiche dell’università». Pompizi chiede infine al sindaco Brucchi di poter prendere parte alla prossima riunione del tavolo tecnico offrendo la sua disponibilità ad ospitare in Val Vibrata il prossimo confronto. «Viste la difficoltà in cui versa l’ateneo ci appare appetibile la proposta di sedi gratuite per ospitare Scienze Turistiche. Del resto – concude Pompizi – l’ubicazione nella Vibrata è funzionale anche alle attività del turismo locale punto di forza nell’economia abruzzese. Invitiamo dunque il rettore a dare uno sguardo per trovare soluzioni meno onerose». Intanto anche l’ordine degli architetti di Teramo si attiva per aderire al tavolo di confronto inviando una richiesta ufficiale al rettore Rita Tranquilli Leali. «L’attuale Consiglio dell’Ordine – si legge in una nota diffusa dagli architetti – ha rappresentato fin dal suo insediamento, l’interesse a collaborare con l’Università sui temi relativi alla salvaguardia e valorizzazione del paesaggio e del territorio, al turismo, agli aspetti giuridici e amministrativi dell’urbanistica e della pianificazione territoriale." Un invito che la categoria formula anche verso altri ordini professionali in provincia di Teramo che, secondo gli architetti "potrebbero giovarsi della collaborazione dell’Università di Teramo, nell’ottica di una formazione permanente sempre più necessaria per la crescita professionale degli iscritti, creando un circolo virtuoso di scambi culturali tra mondo del lavoro e mondo accademico, con sicure ricadute positive su tutto il territorio”.
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