La paura scampata dell'esondazione del Vomano

TERAMO – Il maltempo ha fatto danni ma l’alluvione avrebbe potuto provocare conseguenze ancora più serie, se non ci fosse stato un intervento decisivo come quello organizzato dalla Protezione civile e dalla Provincia. Con il massiccio contributo dei vigili del fuoco – tuttora in fase di emergenza con decine e decine di interventi -, è stato possibile tenere sotto controllo l’onda di piena del fiume Vomano, l’asta fluviale che più delle altre preoccupava ieri. La piena del corso d’acqua è stata aumentata dai rilasci controllati dell’Enel, che aveva la necessità di non sottoporre ad eccessiva pressione d’acqua le dighe di Campotosto, Provvidenza e Piaganini che a cascata sono collegate tra loro. Il gestore dell’energia elettrica è arrivato, a un certo punto della giornata, a immettere nel fiume Vomano qualcosa come 120 litri d’acqua al secondo: in cinque ore quest’acqua ha percorso il tratto tra Piaganini e la foce del Vomano, raggiungendo l’onda di piena all’incirca verso le 18: «Eravamo in preallarme – ha spiegato l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Elicio Romandini, che ha seguito passo passo l’evolversi dell’emergenza -. Le cinque ore ci hanno permesso di concentrare le forze dei nostri tecnici, della Protezione civile e dei vigili del fuoco nella zona di Scerne di Pineto, per evitare il ripetersi degli allagamenti, drammatici, delle aziende del nucleo industriale e tenere sotto controllo la statale 16 e il ponte sul Vomano a Roseto. Abbiamo dirottato lì 15 idrovore, per pompare più acqua possibile. Per fortuna anche la pioggia ha diminuito l’intensità di caduta e questo ci ha aiutato ad evitare il peggio». Le conseguenze peggiori arrivano però dalle campagne, dal periodo di aratura dei terreni e dai borghi e fossi non puliti e dai canali selvaggi: «Sì è un pò il dramma vissuto dagli abitanti di Borgo Santa Maria ai quali la mia personale solidarietà: ma stavolta il Calvano non c’entra. Li abbiamo cominciato i lavori di sistemazione dell’alveo con un finanziamento di 700mila euro, ma il ponte di Zappacosta a monte ha deviato l’acqua verso la frazione di Pineto, provocando altri allagamenti. Purtroppo c’è bisogno di collaborazione di tutti, vanno fatti gli interventi di manutenzione e di pulizia costante».