TERAMO – Continua ancora a colpi di dichiarazioni sulla stampa la battaglia legale che vede contrapposti Venanzio Cretarola, amministratore unico di Teramo Lavoro e la dipendente che dichiara di essere stata licenziata poiché incinta. Dopo le puntualizzazioni rese da Cretarola, secondo cui sarebbe stata la stessa dipendente a rifiutare la proroga del suo contratto, questa volta interviene il legale della donna, l’avvocato Orlando Coco, per smentire le affermazioni dell’amministratore unico, giudicate “al limite della continenza”. Il rapporto di lavoro subordinato della dipendente in questione con Teramo Lavoro, spiega il legale, è stato interrotto il 30 giugno 2011, quando la lavoratrice era all’ottavo mese di gravidanza, quindi in maternità obbligatoria e da febbraio in interdizione dal lavoro per complicanze nella gravidanza: quindi contrariamente a quanto affermato da Cretarola, lo stato di maternità era ben conosciuto dal datore di lavoro, come da certificazioni prodotte in sede giudiziaria. Il legale precisa ancora che la sua assistita, con una raccomandata, aveva dato la sua disponibilità a proseguire il rapporto di lavoro. L’avvocato ricorda infine che anche il Giudice del lavoro, ritenendo che ci fossero violazioni ai principi che regolano i contratti a tempo determinato, ha accolto il ricorso della donna, ordinando alla Teramo Lavoro di reintegrarla nel posto di lavoro precedentemente occupato. “Un’ordinanza a cui Cretarola non ottempera”, spiega il legale che si dichiara pronto a difendere la sua assistita e a tutelarla dagli “attacchi mediatici e dalla disinformazione fatta sulla vicenda”.
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