TERAMO – Le manutenzioni, le frazioni, gli interventi sulla viabilità e i progetti strategici, in primis il Nuovo Teatro, sono stati i temi della seconda e ultima giornata di conclave della Giunta Brucchi sulla riviera del Conero. Il sindaco e la sua maggioranza si sono voluti dare un percorso per affrontare con coesione le prossime tappe, e tra queste c’è quella di definire entro un anno il progetto preliminare del Nuovo Teatro, i cui passaggi sono stati relazionati dall’assessore Giacomo Agostinelli. Dal conclave è scaturito infatti un presupposto: quello di fare un’attività preliminare per sondare quali siano le reali esigenze per le attività culturali della città. “Non vogliamo realizzare una cattedrale del deserto anche perché i costi della gestione hanno il loro impatto – ha dichiarato il sindaco Maurizio Brucchi – ma intendiamo coinvolgere tutte le associazioni culturali per avere dei riferimenti su quelle che possono essere le necessità del territorio e per stabilire le dimensioni del nuovo Teatro che verrà realizzato come opera pubblica e non più attraverso un project financing”. L’amministrazione esclude infatti progetti che passano per il consumo del suolo e preferisce il recupero di siti esistenti, da qui l’esclusione a priori del vecchio stadio comunale. “Non ci sono più i presupposti urbanistici per realizzarlo al vecchio stadio”, ha detto il sindaco che ha precisato che, per il Nuovo Teatro, saranno sufficienti 8-9 milioni di euro che verranno stanziati in parte dalla Fondazione Tercas, e in parte recuperati dalla vendita di alcuni terreni a Piano d’Accio e in via Orto Agrario. Il sindaco ha poi chiarito che per individuare i siti idonei a ospitare il Teatro, gli uffici comunali verranno incaricati di redigere schede tecniche per valutare i pro e i contro di ogni area. Tutte le soluzioni saranno aperte al contributo del dibattito pubblico, visto che Brucchi ha rinnovato l’intenzione di bandire un concorso di idee e di sottoporre le proposte migliori alla valutazione dei cittadini. “Entro un anno – ha detto Brucchi – individueremo l’area e avremo il progetto preliminare”. E sempre entro un anno, dunque antro la fine del suo mandato, il sindaco intende portare a termine quel che resta del suo programma elettorale. “Durante il conclave abbiamo verificato che è stato portato a termine il 70% dei punti programmatici. Entro la fine della legislatura completeremo i “10 punti per non fermarci” che avevo indicato durante la mia candidatura”. Novità sono emerse anche per il Piano traffico in centro storico: la maggioranza ha stabilito che, previo parere degli uffici, anche il tratto che dalla prefettura conduce a piazza Garibaldi verrà trasformato in Ztl, mentre resterà carrabile il tratto da Porta Madonna all’Aci. La maggioranza si è concentrata anche sulle frazioni e sulla necessità di completare le manutenzioni e le opere di riqualificazione. In tal senso rientra la proposta, condivisa con l’architetto Mariotti, di redigere un Piano regolatore per la tutela dei centri storici frazionali. Il sindaco ha poi fatto il punto sull’impianto di riciclo totale per completare il ciclo dei rifiuti dopo l’avvio del ‘porta a porta’. Il progetto preliminare per l’impianto che nascerà a Terrabianca (sul modello del trevigiano “Vedelago”), è pronto, adesso andrà condiviso con gli altri sindaci della provincia. “E’ stato un weekend proficuo – ha commentato il sindaco Brucchi al termine delle sessioni di lavoro – sono soddisfatto della maturità della mia maggioranza , della crescita e del livello di coesione raggiunto”. E la riflessione sulla campagna elettorale alle porte? “Abbiamo parlato di problemi amministrativi e di progetti – ha concluso il sindaco – per i problemi politici avremo altre sedi e altre occasioni”.
L’altra faccia del conclave. Di Giovangiacomo fortunato al gioco, Brucchi tifoso della Juve striglia i "gufi"
Non solo progetti strategici, bilanci e programmi per il futuro. Il terzo “conclave” della Giunta Brucchi ha regalato anche dei momenti goliardici e di relax. Consiglieri e assessori si sono concessi una pausa in occasione della partita Juve-Napoli, che li ha visti divisi in due fazioni: gli Juventini, con in testa il sindaco Maurizio Brucchi, e i cosiddetti “gufi”, in primis l’assessore Giorgio D’Ignazio, ma anche i consiglieri Pasquale Tiberi, Graziano Ciapanna e Valeria Misticoni e gli assessori Giacomo Agostinelli, Piero Romanelli e Alfonso Di Sabatino Martina. Schieramenti e partigianerie che non hanno a che vedere con la politica e con le allenze future. Ieri sera infine, come vuole la tradizione del conclave, gli assessori si sono sfidati a poker: il più fortunato? Giorgio Di Giovangiacomo, che ha sbaragliato anche il duo Paolo Gatti-Piero Romanelli.