TERAMO – Salvaguardare le peculiarità turistiche delle frazioni teramane attraverso il ripopolamento e la riqualificazione dei piccoli e caratteristici centri storici. E’ l’ambizioso progetto a cui sta lavorando fin dal suo insediamento l’assessore all’Urbanistica Massimo Tassoni e sottoposta alla maggioranza durante il conclave per entrare nel merito di una iniziativa che, per dirla con le parole del sindaco Brucchi, punta a creare tante piccole Santo Stefano di Sessanio nei borghi più suggestivi dell’entroterra teramano. “Abbiamo patrimoni che non vanno dispersi nei territori frazionali che stanno subendo l’abbandono dei cittadini che preferiscono spostarsi verso il mare e verso i territori più serviti e popolati. Un esempio per tutti è San Nicolò a Tordino dove il centro storico non è più leggibile – ha detto l’assessore Tassoni – . eppure abbiamo le maggiori valenze architettoniche nelle frazioni a sud-est del territorio, come Cavuccio, Valle San Giovanni, Rapino. Ma finchè non portiamo i cittadini nelle frazioni è impensabile un’opera di riqualificazione”. Come fare dunque per restituire nuova linfa alle frazioni? Tassoni ha un’idea precisa per ripopolarle che poggia su diversi strumenti: l’housing sociale, una revisione dei Prg, e un bando di valenza nazionale per mettere insieme le idee migliori di architetti e ingegneri per salvaguardare le peculiarità dei piccoli centri. Attraverso l’housing sociale l’assessore pensa di creare le condizioni abitative per quelle famiglie che hanno una capacità di reddito bassa e che si avvalgono di alloggi in edilizia convenzionata con l’Ater e il Comune. L’altro step è quello di un esame del Prg che consenta di ridurre, dove possibile, l’estensione delle aree sottoposte a vincoli paesaggistici e su cui è impossibile edificare e al tempo stesso riqualificare i centri storici e le zone di tutela. “Per fare questo dovremo verificare la tensione abitativa – ha detto Tassoni – e la volontà dei cittadini di tornare nei centri frazionali in modo da attribuire a ciascuno una valenza: turistica, di edilizia convenzionata, o di recupero delle vecchie professioni artigianali”. Il programma messo in piedi riguarda una decina frazioni su cui far puntare l’attenzione da parte dei maggiori tecnici esperti nella riqualificazione di aree urbane attraverso un bando di idee per portarle a nuova vita e per salvaguardarne le tipicità. Il bando verrà emanato entro l’estate, mentre l’esame dei Prg partirà al termine di tre varianti urbanistiche da completare entro l’inizio dell’anno.
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