TERAMO – Pd Vs Pd: continua lo scontro interno al partito sul riordino delle Province, che ha segnato una spaccatura tra alcuni esponenti del comitato comunale e quelli regionali. Spaccatura che ha raggiunto il suo apice con l’espulsione dalla segreteria regionale di Ilaria de Sanctis, presidente comunale del Pd, “rea” di aver firmato, insieme ad altri rappresentanti teramani del partito, un documento dai toni molto duri contro il capogruppo del Pd in consiglio regionale Camillo D’Alessandro, accusato di non aver difeso Teramo capoluogo. «La decisione – spiega De Sanctis – mi è stata comunicata via e-mail dal segretario regionale Silvio Paolucci, finora non ho ricevuto nessun messaggio di solidarietà dagli esponenti regionali del partito, mentre quelli provinciali e comunali sono dalla mia parte. Io resterò comunque nel mio ruolo di presidente comunale: abbiamo molte cose di cui occuparci, a partire dal comitato pro-Bersani». E con Paolucci? «La decisione è stata presa in maniera unilaterale, senza ascoltarmi, io sono una persona aperta e, se mi verrà chiesto un incontro per un chiarimento, non mi sottrarrò», conclude De Sanctis. Intanto la presidente comunale del Pd incassa la solidarietà del sindaco Maurizio Brucchi, che su Facebook attacca il Pd: «Che partito democratico! Il Pd non è il mio partito ma Ilaria è una mia concittadina e per questo mi sento di difenderla. Comunque viva la democrazia!
I CIRCOLI TERAMANI DEL PD LA DIFENDONO – Arriva puntuale anche la reazione dei rappresentanti dei circoli teramani del Pd. In un documento firmato da Alberto Melarangelo, Mirko De Berardinis, Maurizio Sciamanna, Fernando Di Girolamo e Giusi Casolani, viene espressa solidarietà alla presidente comunale "per l’atto che ha subito". I rappresentanti comunali del Pd definiscono "miope e sbagliata" la scelta di Paolucci "perché taglia fuori, senza alcuna consultazione interna, l’unica rappresentante della Città di Teramo nella Segreteria Regionale del PD". I firmatari ribadiscono quindi la totale fiducia alla presidente comunale, auspicando che Paolucci torni sui suoi passi "ricordiamo – si legge nella nota – che il Partito è un organismo collettivo e non la semplice espressione di individualismi".